Dura la vita per l'Inter in casa della Juventus. Su 97 confronti in Serie A disputati a Torino, i nerazzurri hanno vinto 14 volte rimediando 65 sconfitte mentre in 18 circostanze le due formazioni si sono divise la posta. Sempre nel capoluogo piemontese sono state disputate anche 14 gare di Coppa Italia, con 8 successi bianconeri, 4 vittorie dell'Inter e 2 pareggi. Tra i confronti, anche quello che valse la Supercoppa Italiana nel 2005, vinto 1-0 dall'Inter dopo i tempi supplementari. Juve ed Inter tornano a fronteggiarsi allo 'Juventus Stadium', il 5 febbraio alle ore 20.45 nel posticipo di lusso della 4^ giornata del girone di ritorno.

I campioni d'Italia sembrano lanciatissimi verso il sesto scudetto di fila ma la ritrovata Inter di Stefano Pioli, attualmente quarta e reduce da 7 vittorie consecutive, è un'avversaria agguerrita e credibile. In vista del big-match, ripercorriamo tre partite disputate a Torino che, più di tante altre, sono passate alla storia per una serie di roventi polemiche.

La 'partita fantasma'

Nella stagione 1960/61 Juventus ed Inter sono in lotta per lo scudetto. I nerazzurri hanno dominato il girone d'andata ma la flessione di primavera ha fatto poi scivolare gli uomini di Helenio Herrera a 4 punti dai bianconeri. Il 16 aprile 1961 c'è lo scontro diretto a Torino, in un Comunale stracolmo dove la gente trova posto anche lungo la pista di atletica.

Poco dopo la mezz'ora l'arbitro, Carlo Gambarotta, decreta l'interruzione del match per motivi di sicurezza. La Lega, considerata la responsabilità oggettiva della squadra di casa, assegna il 2-0 a tavolino all'Inter. La Juventus presenta reclamo che viene accolto addirittura il 3 giugno, alla vigilia dell'ultima giornata di campionato.

L'Inter si sentirà defraudata dalla decisione della Caf e, demoralizzata dalla notizia, perderà clamorosamente a Catania, abbandonando i sogni di gloria. La gara verrà effettivamente ripetuta il 10 giugno, l'Inter per protesta manderà in campo la formazione Primavera che sarà strapazzata 9-1 dai campioni d'Italia. Un match-fantasma, ma non per due grandissimi del calcio italiano: segnerà infatti il debutto in serie A per Sandro Mazzola tra le file dell'Inter mentre, tra quelle juventine, sarà l'ultima di Giampiero Boniperti.

Un match indimenticabile cancellato da un 'folle gesto'

Il primo maggio del 1983 Juve ed Inter sono di fronte a Torino ma il match non decide lo scudetto che quell'anno andrà alla Roma. Saranno 90' indimenticabili: i nerazzurri andranno sul 2-0 in poco meno di mezz'ora, con Altobelli ed Oriali, ma Platini dimezza il gap alla fine del primo tempo. Nella ripresa, Hansi Muller porta l'Inter sul 3-1 prima dell'incredibile rush finale della Juventus che accorcia ancora le distanze con Bettega e poi pareggia, nuovamente con Platini: finisce 3-3. Di uno dei derby d'Italia più belli di sempre non c'è traccia negli almanacchi a causa di un 'folle gesto' accaduto qualche ora prima del calcio d'inizio. All'arrivo del pullman dei giocatori interisti, infatti, alcuni scalmanati daranno luogo ad un lancio di mattoni che frantumeranno i vetri del bus, ferendo al capo Giampiero Marini che non potrà dunque scendere in campo.

La giustizia sportiva assegnerà il 2-0 a tavolino ai nerazzurri.

Il campionato dei 'veleni'

Il campionato 1997/98 somiglia per certi versi a quello già citato del 1960/61. L'Inter di Ronaldo, lanciatissima verso lo scudetto, accusa una flessione in primavera a vantaggio della Juventus. Il campionato è stato denso di polemiche per alcuni presunti 'aiuti' arbitrali che avrebbero favorito i bianconeri. Ad ogni modo, nel confronto diretto che va in scena a Torino il 26 aprile 1998, la Juventus passa in vantaggio con Del Piero. Nella ripresa un fallo da rigore di Iuliano su Ronaldo viene ignorato dall'arbitro Ceccarini che, sulla ripartenza dell'azione, assegna invece la massima punizione alla Juve, poi fallita. La vecchia signora si aggiudica comunque il derby d'Italia, così come il campionato.