Andrà a completarsi con l'incontro di mercoledì sera Roma-Cesena il tabellone delle semifinali di Coppa Italia dopo l'ultima partita dei quarti di finale. Intanto è la Lazio ad aggiudicarsi il match contro l'Inter, che la qualifica come terza semifinalista. I biancoazzurri si impongono per due reti a una sugli uomini di Pioli, imponendo loro un pesante stop che arriva dopo una serie di ben nove risultati utili consecutivi, e lo fa con pieno merito seppur soffrendo parecchio nella seconda parte dell'incontro. Il risultato sarebbe potuto essere ancor più rotondo considerando almeno tre gigantesche occasioni sprecate in malo modo da Parolo, Immobile e Anderson con il risultato ancora fermo sul 1 a 0.
Nell'arco della partita, la Lazio riesce ad esprimere al meglio il proprio potenziale sfruttando prontamente gli spazi concessi dall'Inter. Una Lazio cinica e spietata, prontissima a ripartire in contropiede e a offendere grazie anche agli errori di un'Inter poco equilibrata con qualche imprecisione di troppo soprattutto a centrocampo. Brozovich e Kondogbia non riescono a creare un filtro efficace a protezione dei centrali, mentre gli esterni sulla mediana si fanno trovare spesso fuori posizione prestando il fianco alle ripartenze. La Lazio verticalizza spesso grazie a un Felipe Anderson particolarmente ispirato, mentre Murgia lanciato come titolare da Inzaghi per l'occasione, offre giocate di qualità.
Pioli in ottica Juventus risparmia Icardi, Gagliardini e Joao Mario, schierando al loro posto gli impalpabili Palacio e Banega che verranno sostituiti dall'argentino e dal portoghese a inizio ripresa. È l'Inter a partire meglio, ma a parte il palo esterno colpito da Kondogbia, i neroazzurri faticano a rendersi davvero pericolosi per almeno un'ora di gioco.
La lazio invece non può attendere, e pur lasciando l'iniziativa in mano ai nerazzurri, colpisce al ventesimo del primo tempo:Sul cross di Lulic dalla tre quarti, Felipe Anderson riesce a spizzare di testa cogliendo di sorpresa Ansaldi palesemente in ritardo portando in vantaggio i laziali. L'Inter prova a spingere per raddrizzare la partita, ma lascia vere e proprie autostrade dove si lanciano gli attaccanti di Inzaghi che non riescono però a concretizzare.
Al 54° nasce il raddoppio biancoazzurro: Ciro Immobile si infila nell'ennesimo corridoio lasciato aperto dalla difesa interista; Miranda lo segue toccandolo goffamente, il laziale va giù e per l'arbitro è rigore con espulsione del difensore brasiliano. Biglia realizza il 2 a 0 e Inter in dieci. Inter che reagisce mettendo in campo tutto quel che ha, e con il cuore cercando la via della rete, riesce a mettere alle corde la Lazio che comunque resiste fino al 76° quando dopo l'espulsione di Radu per somma di ammonizioni, le due squadre tornano in parità numerica. A 6 minuti dalla fine il match si riapre sull'asse Candreva-Peirsic-Brozovic. È l'ex laziale a innescare l'azione vincente con il cross per Perisic che di testa appoggia per Brozovic, che sempre di testa batte con un pallonetto l'estremo difensore laziale.
A quel punto la Lazio si chiude, la paura paralizza i biancazzurri che reggono davanti al furore agonistico dell'Inter che comunque non riesce a passare aprendo le porte della semifinale alla Lazio che potrebbe affrontare la Roma in un derby tutto capitolino.