L'Inter cerca di caricarsi in ogni modo per la rincorsa ad un posto nella prossima edizione della Champions League. I nerazzurri devono rincorrere Roma e Napoli che tanto bene stanno facendo, così come i nerazzurri che, nonostante le sette vittorie consecutive prima del ko dello Juventus Stadium, aveva comunque guadagnato poco terreno rispetto alle rivali. Oggi la rincorsa riprende dal match contro l'Empoli, fondamentale per i nerazzurri che devono mantenere il passo della squadra di Sarri, vittoriosa venerdì contro il Genoa per 2-0.

Il Corriere dello Sport elogia, quest'oggi, l'ottimo lavoro svolto dal tecnico nerazzurro, Stefano Pioli, che subentrato a novembre a Frank De Boer, ha praticamente cambiato volto alla squadra, dandogli un'anima.

Non solo, alla Pinetina è spuntato anche un cartello che fa chiaro riferimento alla rincorsa Champions: "Champions League? 15 partite, 13 vittorie".

I nerazzurri in questa sorta di tabella sono chiamati a vincere contro tutte le piccole e contro tutte quelle squadre che navigano in acque tranquille visto che le tre squadre per la retrocessione sembrano essere già designate vista la classifica. Fondamentali saranno, inoltre, gli scontri diretti con Roma e Napoli, che si giocheranno entrambi allo stadio San Siro ed il primo andrà in onda domenica 26 febbraio alle 20:45 contro i giallorossi di Luciano Spalletti. L'altro scontro diretto contro i partenopei, invece, andrà in scena a fine aprile.

Fino ad allora sarà una prerogativa vincere quasi tutte le partite a disposizione, per alimentare il sogno terzo posto e mettere pressione a chi è davanti.

Bisognerà sfruttare anche un altro fattore importante: l'Inter, infatti, è impegnata solo in campionato mentre sia Roma che Napoli dovranno affrontare anche sia la Coppa Italia che la competizione europea, con gli azzurri impegnati nel delicatissimo match contro il Real Madrid in Champions League. Impegni che potrebbero togliere attenzione e, soprattutto, punti in campionato. L'Inter c'è ma bisogna ripartire da quest'oggi e non sarà semplice viste le squalifiche di Perisic ed Icardi e gli infortuni di Banega e Brozovic.