L'Inter entusiasma il suo ex presidente Massimo moratti, che forse non poteva immaginarsi una posizione di classifica simile dopo le 11 giornate iniziali sotto la gestione De Boer che avevano fatto scivolare i nerazzurri nella parte destra di classifica. E invece, con l'arrivo di Stefano Pioli, sono arrivate 9 vittorie ed un pareggio in 12 partite (oltre al successo interno con il Crotone "orchestrato" dal bravo Stefano Vecchi, ndr) ed il momentaneo quarto posto in graduatoria, a -6 dalla terza piazza occupata attualmente dal Napoli: "L'Inter adesso entusiasma tutti, ci sono tante speranze - ha affermato l'ex patron - viene sempre voglia di andare a vederla".

Parole al miele anche in riferimento al divario tra i nerazzurri e la Juventus: "Il gap con la Juve non è più così ampio, bastano pochi ritocchi. La squadra è a quel livello". E chissà dove sarebbe l'Inter, se Pioli fosse stato chiamato dai dirigenti nerazzurri prima della partenza per il ritiro di Riscone di Brunico: "Ci si goda Pioli..." ha commentato Moratti, in riferimento ad un possibile cambio in panchina a favore di Diego Pablo Simeone.

Un ruolino di marcia da primato

Nelle ultime 13 giornate l'Inter ha conquistato ben 31 punti e nessuna delle avversarie, Juventus compresa, ha fatto meglio. C'è stato l'innesto decisivo di Roberto Gagliardini a partire da gennaio, ma è il rendimento complessivo del gruppo ad essere totalmente opposto rispetto a quanto proposto nella prima parte di stagione: lo dimostra chiaramente la partita di domenica scorsa contro l'Empoli, in cui giocatori poco utilizzati come Eder, Palacio e Kondogbia hanno fatto ulteriori progressi e si sono dimostrati all'altezza della maglia che indossano.

Un buon viatico pertanto in vista delle prossime e decisive 14 giornate, in cui Icardi e compagni sono chiamati a raccogliere più vittorie possibili per recuperare terreno su Roma e Napoli in ottica Champions League: senza impegni europei, il cammino appare meno in salita di quanto si possa pensare...