Maurizio zamparini è uno di quei personaggi del mondo del calcio che non smette mai di stupire. È accaduto anche nella giornata di ieri, in cui all'interno di una lunga intervista concessa al quotidiano torinese Tuttosport (dove si è parlato anche del suo ex pupillo Paulo Dybala, ndr) si è tornati sulle polemiche nate al termine dello scontro diretto tra Juventus ed Inter in merito all'arbitraggio di Rizzoli. Il presidente del Palermo si è così espresso in merito: "Dopo Juventus-Inter sono esplose le solite polemiche - ha affermato - ogni anno si ripetono.
Mi sembra però che la Juventus sia da anni la squadra più forte e basta. Si sa che dopo le partite, a caldo - ha concluso il presidente rosanero - si possono dire tante c***e".
Parole inequivocabili e riferite certamente alla società di Corso Vittorio Emanuele, che tuttavia si era permessa di contestare l'operato della sestina arbitrale in merito ad alcune decisioni molto discutibili senza tuttavia chiamare in causa la società bianconera (che ha invece esternato alcune dichiarazioni sbeffeggianti nei confronti dei nerazzurri). Vedremo dunque se e in che modo l'Inter deciderà di rispondere a queste parole fuori luogo pronunciate da Zamparini, che ancora una volta ha deciso di far parlare di sé.
È probabile comunque che la dirigenza interista decida di lasciar passare queste dichiarazioni per non alimentare ulteriori discussioni e concentrarsi esclusivamente sulle cose di campo.
Non è la prima volta che Zamparini rivolge un attacco all'Inter. Basta ricordare ad esempio la finale di Coppa Italia del 29 maggio 2011, in cui i nerazzurri ebbero la meglio sui rosanero per 3-1: al termine della gara, il vulcanico presidente accusò la società presieduta da Massimo Moratti di assomigliare alla "Banda Bassotti", dal momento che secondo lui si erano verificati alcuni episodi favorevoli ad Eto'o e compagni. In realtà quella sera il "favore arbitrale" lo ricevette il Palermo, che realizzò il gol del momentaneo 2-1 sfruttando un calcio d'angolo inesistente assegnato ai rosanero.