E' passato poco più di un mese dall'ormai dimenticato 7-1 all'Atalanta; trenta giorni fa si sperava nella Champions League, la classifica si era accorciata e l'Europa dei grandi non era un miraggio. Le cose ora sono cambiate ed anche tanto. L'Inter di Pioli sbaglia, inciampa, fallisce nei momenti importanti. Due facce della stessa medaglia, la prima rende felici i tifosi, la seconda li fa letteralmente infuriare come logico che sia.

All'Inter nessuno può dormire sonni tranquilli

Si è passati dall'addio improvviso di Mancini, alla disastrosa gestione de Boer; arrivato Pioli le cose sembravano finalmente cambiate, ma evidentemente qualcosa all’interno della squadra si deve essere rotto.

L'arrivo di Gagliardini sembrava aver messo a posto le cose, il tanto criticato acquisto dei nerazzurri ha dimostrato tutto il suo valore alzando il livello delle prestazioni dei nerazzurri; dal suo infortunio in poi, le cose si sono nuovamente ribaltate. Questa Inter, senza il suo giovane mediano, non riesce ad andare lontano, l'ex Atalanta è un vero e proprio punto di riferimento in mezzo al campo. Con il giovane Gagliardini in campo, i nerazzurri giocano meglio, la squadra è molto più compatta sia in fase offensiva che quando c'è da difendere, il ragazzo mette ordine e rende piacevole il gioco dei suoi. E' proprio questa la buona notizia, l'Inter ha trovato il faro del suo gioco, Gagliardini fa giocare meglio i compagni di squadra, compreso il tanto criticato Kondogbia, che assieme all'ex orobico sembra essere tornato quello visto al Monaco e che aveva fatto innamorare tanti club europei.

L'Inter pensa al futuro

A sorprendere ieri è stata la gestione Pioli, l'allenatore parmigiano ha relegato in panchina i due acquisti più costosi dell'ultima campagna acquisti, Joao Mario e Gabigol, due elementi che non sembrano essere tenuti in grande considerazione dal tecnico, e la cosa sorprende anche tanto. Si respira pessimismo nella tifoseria, in attesa dei risultati che latitano ormai da troppo tempo; le sconfitte bruciano, ma si spera possano servire ad imparare.

L'obiettivo è quello di costruire una grande squadra, il progetto c'è, ed ha fondamenta solide, "la prima pietra è stata posata" e può essere considerata proprio quel Roberto Gagliardini che tornerà per la sfida ai concittadini del Milan. L'Inter è a lavoro per il futuro, il punto di partenza esiste, ma bisogna rilanciarsi da subito, partendo dalla sfida di sabato prossimo contro i cugini rossoneri.