A tutti i livelli c'è voglia di ritrovare un Milan che sia in grado di onorare il suo nome, contendendo lo scettro italiano alla Juventus e provando ad insidiare le grandi d'Europa. Il processo, per Montella o chi eventualmente dovesse succedergli, non potrà essere immediato, ma servirà un tempo fisiologico per inserire dei tasselli all'interno di una buona squadra, ma che è molto lontana dall'acquisire il livello tecnico che si richiede ad una formazione che porta sul petto il logo dei diavoli rossoneri che, in bacheca, hanno ben cinque Champions League.
Un compito gravoso che è sulle spalle del direttore sportivo Mirabelli, uno che i talenti sa riconoscergli e che ha raggiunto il Gotha del calcio partendo dai bassifondi delle serie dilettantistiche calabresi.
Budget Milan
Per vedere un grande "Diavolo" bisognerà investire. Da quando Claudio Lotito ha fatto irruzione sulla scena calcistica la sua celeberrima citazione 'Pagare moneta, vedere cammello'. E il cammello i rossoneri hanno tutta l'intenzione di vederlo, tenuto conto che la proprietà cinese ha già fatto sapere di voler investire una cifra che dovrebbe oscillare tra i 100 ed 150 milioni di euro. La sensazione è che si procederà ad almeno quattro-cinque colpi che possano elevare il livello tecnico della squadra, potenziando un gruppo su cui si vuole puntare ancora attraverso la gioventù e l'italianità di diversi componenti.
Obiettivi
E, secondo le prime indiscrezioni, il Milan potrebbe andare a pescare a Madrid, sponda Real. Come spesso accade da quelle parti la qualità, soprattutto quella in esubero, non manca e si può pensare di andare ad acquistare potenziali top player a buon prezzo. Rientrano in questa categoria sia il centrocampista Kovacic che l'attaccante Morata.
Sono ancora giovani entrambi, hanno ancora molto di inespresso e, soprattutto, sono già testati in Italia in squadre dove la pressione non manca: l'Inter e la Juventus.
L'altro obiettivo, invece, è una conferma: Donnarumma. Il paradosso è che il portiere è già nell'organico rossonero, ma senza rinnovo contrattuale, potrebbe lasciare Milano già nella prossima estate.
E' destinato ad essere il portiere più forte dei prossimi tre lustri e nessuno vuole farselo sfuggire, ma bisognerà che presto Mirabelli e Fassone riescano a mettere sul piatto un'offerta convincente per Mino Raiola. A giocare a favore del club meneghino il fortissimo senso d'appartenenza del portiere classe '99.