Non si era mai visto uno Stefano Pioli così determinato e schietto: “Dopo l’ennesima sconfitta non ho avuto bisogno di motivare i ragazzi, è bastato essere realisti – ha spiegato ai giornalisti giunti ad Appiano – dobbiamo ricordarci che siamo l’Inter, una squadra come la nostra non può fare solo due punti in sei gare di seguito, com’è accaduto”. Quindi si va a Genova con l’unico obiettivo di portare a casa la vittoria: per tornare a fare tre punti è necessario giocare bene, il resto viene da sé. La spiegazione dell’allenatore dei nerazzurri è stata precisa: nel periodo in cui l’Inter ha preso pochi gol la squadra era più compatta, attenta e organizzata, tanto da risalire rapidamente in classifica, mentre da un certo punto in poi si sono perse per strada queste qualità.
Le ragioni del calo dell’Inter
In settimana D’ambrosio ha dato una sua giustificazione all’aprile disastroso dei nerazzurri: la squadra avrebbe mollato dopo aver visto sfumare la possibile partecipazione alla Champions League. “Se abbiamo commesso questo errore è stato grave, avevamo ancora tanti punti da conquistare dopo Torino – ha specificato il mister – inoltre la sosta per le nazionali non ci ha fatto bene, l’abbiamo pagata a caro prezzo”. Comunque per Pioli non è ancora il momento dei bilanci: “È presto per guardarci alle spalle, ora dobbiamo rimanere concentrati per tornare a far bene in queste ultime quattro partite”. La gara in trasferta col Genoa quindi sarà combattuta, trattandosi di un avversario aggressivo ed in difficoltà, che farà di tutto per uscire dal periodo di crisi che sta attraversando, in uno stadio dove non è mai semplice giocare.
La formazione contro il Genoa
Di sicuro Pioli dovrà fare dei cambiamenti in difesa: “Per la prima volta ci mancano tre giocatori in un reparto: in assenza di Murillo, Miranda e Ansaldi, giocherà sicuramente Andreolli che sta bene; mi è piaciuto come è entrato col Napoli”. Fiducia rinnovata da parte del mister anche a Nagatomo, nonostante l’errore che ha portato al gol del Napoli: “Questa settimana ha lavorato al meglio da grande professionista qual è; mi è sembrato così motivato che non ho sentito il bisogno di intervenire per rassicurarlo”.
Si dice che sarà anche la volta buona per rivedere Gabigol in campo; Pioli non si è sbilanciato sulle possibili scelte, ma ha ammesso che il ragazzo è cresciuto tanto nell’ultimo periodo, pur avendo giocato pochissimo.
Il ruolo dei tifosi dell’Inter
Durante l’incontro Pioli ha dribblato tutte le domande sul futuro, ripetendo che quando ci sarà l’incontro con i vertici societari si discuterà di un’eventuale permanenza in nerazzurro, a dire il vero poco probabile, e che adesso l’importante è tornare ai tre punti.
Se non altro per i tifosi che “hanno fatto di tutto per sostenere la squadra, sono da primi posti”. Il mister ha regalato loro una speranza: “Anche se la stagione non terminerà con un buon risultato in classifica, sono convinto che porterà quell’esperienza necessaria per costruire qualcosa l’anno prossimo”. Infine Pioli ha risposto con parole di orgoglio a chi gli chiedeva se davvero ci fosse interesse a raggiungere la qualificazione per l’Europa League: “Basta la maglia che indossiamo per avere delle motivazioni che ci portino a vincere, non c’entrano i piazzamenti finali”.