Dopo gli addii di Dani Alves, Neto e Bonucci, gli arrivi di Douglas Costa, De Sciglio, Szczęsny e Bernardeschi, questa Juventus è al momento più forte o più vulnerabile?

Sicuramente è una Juve totalmente diversa, perdere soprattutto un pilastro della difesa ed un leader dello spogliatoio, indicato come capitano futuro come Bonucci ha pesato tantissimo. Titolare inamovibile dei 7 scudetti consecutivi, tecnicamente parlando un vero fenomeno quando si tratta di impostare e bravo anche in zona gol, caratteristiche che gli hanno permesso di rientrare tra i migliori centrali difensivi al mondo.

Certo, la Juventus in questo reparto è numericamente ben coperta, infatti Marotta pare non essersi mosso sul mercato per rimpiazzare il numero 19. Avranno più spazio dell'anno scorso Benatia e Rugani, affiancati ai soliti Barzagli e Chiellini. Eventualmente, la società valuterà di inserire subito Caldara in rosa, teoricamente in prestito all'Atalanta fino a giugno 2018.

La Juve ha abbassato il tasso tecnico?

Ma lasciando da parte il discorso numerico, la Juve ha decisamente abbassato il suo tasso tecnico perdendo un difensore unico nel suo genere come Bonucci, impossibile da rimpiazzare. Pesa anche il fatto di averlo ceduto a quella che è evidentemente diventata una diretta concorrente come il Milan.

Per Dani Alves il discorso è diverso. Acquistato l'anno scorso per aggiungere una maggiore esperienza internazionale alla rosa, oltre che aumentare il tasso tecnico in una determinata zona di campo ormai ridotta all'osso con i soli Lichsteiner e Cuadrado, si è rivelato un acquisto azzeccato perché nonostante l'infortunio di inizio stagione, nei momenti decisivi ha fatto sentire la sua presenza con gol e assist fuori dal comune.

L'esterno 34enne però, non si è evidentemente trovato in linea col progetto, troppo appagato sportivamente parlando, quando alla Juve si scende in campo sempre e solo per vincere qualsiasi trofeo in palio.

Troppa pressione e serietà, lui che predilige vivere ogni momento con spensieratezza e leggerezza, caratteristica classica dei brasiliani.

Ha scelto infatti una meta adatta a lui come il Paris Saint-Germain, un campionato dal livello più basso e soprattutto uno stipendio mostruoso. E' una cessione che gioca a favore perché egli non rispecchiava lo stile della vecchia signora, ma riguardo l'aspetto di campo, a differenza del caso Bonucci, qui mancano i sostituti. Il solo Lichsteiner al momento non può ricoprire la fascia destra per tutta la stagione, per questo è stato acquistato De Sciglio dal Milan, entrambi però nella mia opinione non alzano il livello della squadra, il primo ormai in Serie A è fin troppo conosciuto e prevedibile, mentre il secondo non è mai esploso come ci si aspettava e gli è sempre mancata la gusta personalità.

La partenza di Neto, rimpiazzato da Szczęsny, è abbastanza irrilevante. Nel senso, sicuro anche nella prossima stagione il titolare sarà Buffon, ma non c'è enorme differenza tra chi lo sostitutiva fino all'ultima stagione e chi lo farà dalla prossima. Entrambi sono portieri di ottima fiducia, ma con alcune lacune tecniche. Ad ogni modo quando Buffon si ritirerà, la Juventus acquisterà un altro portiere importante.

Allegri pare convinto di continuare con il 4-2-3-1 e in questo si spiegano gli acquisti di Douglas Costa e Bernardeschi. Entrambi mancini, il primo più abituato a giocare a sinistra, velocità supersonica, tiro potentissimo e dribbling da far impazzire i difensori, garantisce inoltre buona copertura difensiva viste le doti fisiche eccezionali.

Potrebbe essere il vero crack della prossima stagione e sarà sicuramente un titolarissimo, restituendo a Mandzukic il suo ruolo naturale di alternativa di lusso ad Higuain. L'italiano invece si gioca le sue opportunità con Cuadrado, offrendo un gioco diverso più verso il centro del campo che sul fondo. Un giocatore qualitativamente indiscutibile, ma alla Fiorentina ha dimostrato di non avere ancor la continuità del grande campione, ogni tanto stecca ed è inesistente in campo. Grazie al lavoro svolto da Paulo Sousa, impiegandolo come esterno di centrocampo in un 3-4-3, come Costa è difensivamente pronto.

Niente salti di gioia per i tifosi bianconeri

Il mancato arrivo di Schick, l'inaspettata cessione di Bonucci, il centrocampista di livello internazionale che fatica ad arrivare, finora non hanno fatto fare salti di gioia ai tifosi bianconeri.

Il bicchiere può essere visto sia mezzo pieno che mezzo vuoto: la difesa si è indubbiamente indebolita, mentre il reparto offensivo è migliorato vistosamente, avere un giocatore come Douglas Costa al posto del sacrificato Mandzukic offre maggiore compattezza ed estro alla squadra, così come l'alternanza Cuadrado-Bernardeschi dall'altra parte sarà fondamentale.

Non va poi dimenticato che un nuovo acquisto nel ruolo è Marko Pjaca, spesso indisponibile l'anno scorso per infortunio. Deve ancora iniziare Agosto e Marotta si sta muovendo per acquistare il famoso centrocampista, con un occhio di riguardo anche per la difesa e due innesti di questo tipo permetterebbero alla vecchia signora di restare al passo dei top club mondiali.