Ormai è questione di giorni: presto, dopo aver completato la serie di visite mediche alla fine del periodo di riposo precauzionale, Patrick Schick conoscerà il proprio futuro da calciatore professionista. Nell’ambiente intorno al ragazzo si respira ottimismo: come ha dichiarato lo stesso agente dell’attaccante ceco, Pavel Paska, a causa del grande carico di lavoro e allo stress degli ultimi mesi il 21enne ha accusato “un affaticamento al cuore e successivamente un'infiammazione che lo ha bloccato nelle scorse settimane". Ormai la paura dovrebbe essere alle spalle ed il giocatore sarebbe pronto a tornare gradualmente all’attività.
Resta il problema di capire in quale squadra avverrà questo ritorno in campo.
Una partita a tre
Come si sa è una partita giocata da tre protagonisti. Innanzitutto c’è la Sampdoria, ormai pronta da mesi a cedere il suo gioiellino alla Juventus. La società di Ferrero ha vissuto come un affronto personale il comportamento dei bianconeri, che si sono tirati indietro dopo aver rilevato il problema di salute al giocatore, durante gli accertamenti al J Medical lo scorso 22 giugno, successivamente confermati da ulteriori controlli effettuati al Policlinico Gemelli di Roma. In realtà la Juve aveva chiesto di ridiscutere la formula dell’affare, passando da un acquisto secco per 30,5 milioni di euro ad un prestito con diritto di riscatto.
Ma questo cambio di rotta avrebbe indispettito i blucerchiati che, a questo punto, avrebbero scelto di tenersi stretto il giocatore per un altro anno, sperando in un’ulteriore rivalutazione del suo cartellino.
Giorni di attesa
Ed è stato proprio subito dopo il passo indietro della Juventus che si è affacciata l’Inter, arrivando a proporre agli uomini di Ferrero le stesse cifre pattuite a suo tempo da Marotta: quindi ancora 30,5 milioni per l’attaccante.
Ma, dopo un contatto preliminare, anche in questa trattativa tutto sembrava essersi fermato. Infatti entrambe le squadre interessate hanno preferito attendere fino agli ulteriori esami clinici del ragazzo, prima di sferrare il colpo finale. A fare la differenza potrebbe essere proprio il calciatore: in queste settimane Schick ha preferito rimanere in disparte, dopo la cocente delusione del passaggio sfumato in bianconero.
Non è un segreto che il ragazzo speri ancora di poter arrivare a vestire la maglia della Juve e che abbia mantenuto i contatti con il connazionale Pavel Nedved, l’unico ad aver lasciato ufficialmente aperta la porta con quel famoso “tutto è possibile” dichiarato in risposta a chi gli chiedeva se c’era ancora qualche spiraglio nell’affare.
La difficile scelta di Schick
Ma anche l’Inter non è stata con le mani in mano. Forti degli ottimi rapporti con Ferrero, che preferirebbe trattare con i nerazzurri, i dirigenti di corso Vittorio Emanuele hanno perfezionato la proposta da fare al talento ceco: un contratto quinquennale che, partendo da una base di due milioni, andrà migliorando di anno in anno, grazie ad una serie di bonus.
L’attaccante è infatti considerato dai vertici della Beneamata come un futuro top player da non lasciarsi scappare e mettere al centro del progetto. Così Schick vive questi ultimi giorni di attesa, prima delle visite mediche più importanti della sua vita, allenandosi a Bogliasco e riflettendo su quale sia la scelta migliore da compiere.