Una manciata di giorni al gong del calciomercato e per l'Inter iniziava a farsi stringente la necessità di piazzare almeno uno tra i calciatori che, ad oggi, sono ancora in rosa ma che non rientrano nei piani di Luciano Spalletti ed in alcuni casi si erano persino perse le speranze.

Alla fine ha detto 'Si'

E' il caso, ad esempio, di Stevan Jovetic, un calciatore che solo pochi anni fa veniva pagato una montagna di milioni dal Manchester City e che oggi faticava a trovare una sistemazione che venisse ritenuta soddisfacente dal diretto interessato e dal suo staff.

Un problema non da poco per una società, quella nerazzurra, che rischiava di sobbarcarsi uno stipendio importante di un calciatore in esubero per tutta la stagione e soprattutto di perdere un introito di fondamentale importanza per un calciatore che, ancora ventottenne, aveva un valore di mercato importante. Addirittura il Burnley era arrivato ad offrire sedici milioni il Newcastle tredici ma la volontà del montenegrino di non tornare in Inghilterra ha stoppato qualsiasi tentativo di definizione della trattativa.

Ad un certo punto sembrava davvero si fossero perse le speranze, dato che il Siviglia, meta agognata da Jovetic, non aveva mosso un dito per riportare il calciatore in Andalusia, a maggior ragione dopo non aver esercitato a giugno il diritto di riscatto di cui il club spagnolo godeva per averlo avuto in prestito.

Alla fine per l'ex attaccante della Fiorentina si sono aperte del porte del Monaco che lo ha acquistato per undici milioni e ha detto di dargli la maglia numero dieci.

La rinuncia

Ad un certo punto sembrava persino che il calciatore balcanico potesse essere un tassello utile per il mosaico di Luciano Spalletti, ma partire molto indietro nelle gerarchie non sarebbe andato giù al calciatore che cercava l'opportunità di sentirsi importante e giocare con continuità.

Nel 4-2-3-1 del tecnico di Certaldo ci avrebbe solo potuto occupare la casella del centravanti, dove, a ragion venduta, c'è la residenza di Mauro Icardi. Spodestare l'argentino sarebbe stata impresa titanica e dunque tutte le parti hanno optato per la separazione delle rispettive strade. SI tratta di un'operazione che dà nuova possibilità di investimento all'Inter che opera con il bilancino di precisione per evitare di incorrere in eventuali sanzioni disposte dal fair play finanziario per chi non mantiene equilibrio tra fatturato ed uscite.