La vittoria a Roma per l'Inter rappresenta l'ennesima certificazione che il lavoro di Luciano Spalletti inizia già a dare i suoi frutti. Una velocità che in pochi si sarebbero aspettati, ma molto di ciò che sta avvenendo dipende da precise scelte della società, fatti sotto i dettami del mister. Sin dal suo insediamento il tecnico di Certaldo ha sempre chiesto di non rivoluzionare la rosa, di preservare quanto di buono già ci fosse e soprattutto di acquistare giocatori che potessero essere pronti già da subito. Il rendimento di elementi come Vecino conferma che acquistare elementi già avvezzi a giocare in Italia rappresenta un vantaggio non indifferente, rispetto alla necessità di tesserare talenti provenienti dall'estero e che necessitano di lungo tempo per ambientarsi.

Tuttavia nonostante le smentite di circostanza, sembra sempre più probabile che il club nerazzurro decida di muovere ancora qualcosa in attacco.

L'idea in attacco

Per Keita dalla Lazio all'Inter il nemico numero uno è il tempo. Considerato che il mercato è ormai a pochi giorni dalla chiusura la soluzione prospettata dall'Inter rischia di non avere i tempi materiali per essere messa a punto. La situazione è piuttosto fluida: a nessuno conviene che il giocatore resti alla Lazio, nè al club biancoceleste che lo perderebbe a parametro zero tra un anno, nè al diretto interessato che resterebbe ai margini della rosa in una fase cruciale della sua carriera. Le offerte di quindici milioni sono già state respinte ,dato che Lotito ed il suo staff ne chiedono trenta.

La Juventus ha risposto picche, mentre l'Inter avrebbe prospettato una soluzione più ecumenica: rinnovo del contratto al calciatore operato dalla Lazio, prestito biennale e "obbligo morale" di riscatto fissato a trenta milioni. Scrivere un nuovo accordo tra dirigenti e agenti non è una così semplice a certi livelli e pertanto c'è la possibilità di non rientrare con i tempi.

A tutta

La sensazione, però, è che tutte le parti collaborino affinché la trattativa si chiuda nel modo agognato, anche perchè il club romano comprende l'esigenza interista di rispettare i parametri del Fair Play Finanziario che causano l'impossibilità a spendere la cifra richiesta in maniera immediata. Il dato più importante, inoltre, è che esiste un certo gradimento da parte del calciatore ad accettare la destinazione interista, spinto anche dagli ultimi risultati del club.