L’amichevole di San Benedetto del Tronto contro il Villareal ha regalato tante certezze e qualche dubbio in più all’Inter di Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo, alla fine della gara, è sembrato soddisfatto del 3-1 rifilato agli spagnoli, pur sottolineando la poca costanza dimostrata nel corso dei novanta minuti e i ritmi troppo lenti per la sua idea di gioco in cui “bisogna mandare il pallone avanti alla giusta velocità, in modo da non dare nessun riferimento agli avversari”. Ma al di là di queste critiche, la squadra c’è ed ha mostrato il proprio potenziale in vista del campionato.

Tra i singoli si è messo in evidenza ancora una volta Milan Skriniar: il difensore centrale, accolto con scetticismo dai tifosi nerazzurri al suo arrivo, si è saputo conquistare le chiavi del reparto arretrato con una serie di prestazioni senza sbavature, trasmettendo sicurezza davanti alla porta di Handanovic. Altra conferma, quella di Borja Valerio, ormai un punto di riferimento per i compagni grazie alla sua costante presenza nelle manovre di gioco in tutto il campo.

Il ritorno di Icardi

Inoltre l’amichevole ha visto anche il ritorno in campo del capitano: Mauro Icardi, al suo debutto stagionale, ha confezionato un assist al bacio per il terzo gol di Brozovic, quasi a voler smentire i detrattori, che nonostante il cospicuo numero di reti segnato, continuano ad accusare l’argentino di non giocare per la squadra e di rimanere troppo isolato in avanti.

La partita potrebbe essere anche ricordata come una delle ultime che hanno visto Nagatomo titolare: per la gioia di tutti quei tifosi che non amano il terzino giapponese, Dalbert Henrique è pronto a prenderne il posto. Ma, a sorpresa, è arrivata nel dopopartita una ferma difesa di Yuto da parte dello stesso Spalletti: “Attenti, perché lui è un buon giocatore, sa bene cosa deve fare e per certi aspetti è perfetto”.

Il dubbio Jovetic

Infine, i dubbi. Uno su tutti: cosa fare di Steven Jovetic? Il montenegrino, che vorrebbe restare a Milano, ha regalato al pubblico uno straordinario gesto tecnico con il suo gol, una sforbiciata al volo con pallonetto che ha beffato il portiere, mostrando ancora una volta le sue qualità. Spalletti è stato chiaro a riguardo, sin dal tour in Asia: non è in grado di garantirgli un posto da titolare per la prossima stagione.

Le gerarchie sono chiare: dietro Icardi c’è Eder, autore della prima rete dei nerazzurri. Per non parlare del paventato arrivo dalla Sampdoria di Patrik Schick, che chiuderebbe completamente le porte al giocatore. I nomi dei pretendenti sono noti: l’Olympique Marsiglia, di cui si attende l’offerta, e la Fiorentina, che però avrebbe problemi a pagare l’ingaggio dell’attaccante, con il Siviglia sempre alla finestra, in attesa di uno sconto “last minute”. Ma la richiesta dei nerazzurri è chiara: per meno di 13 milioni di euro non se ne parla.