Sono stati due 'eroi per caso' e per entrambi la serie A è stato un sogno soltanto sfiorato. Un sogno che poteva diventare realtà per Igor Coronado e Nicola Citro, esplosi clamorosamente nel campionato di Serie B 2015/2016 con la maglia del Trapani. Il ricordo di quella incredibile rincorsa alla massima serie che si è arrestata soltanto al cospetto del Pescara nella finale dei play off è ancora vivo nella città falcata ed aumenta l'amarezza per ciò che, invece, è accaduto nella scorsa stagione quando il Trapani è retrocesso in serie C dopo quattro stagioni in cadetteria.

Per Coronado e Citro è stata un'annata travagliata, più per il secondo che per il centrocampista brasiliano che, nel complesso, ha avuto un buon rendimento. I destini del calciomercato li hanno separati, ma era scontato che lasciassero Trapani dopo il declassamento di categoria, perché appetiti da molte squadre di serie B. Coronado non ha lasciato la Sicilia, si è accasato al Palermo fresco di retrocessione dalla serie A. I rosanero sono pronti a rientrare tra i big, Coronado è altrettanto pronto a dare il suo contributo di classe, sostanza e gol ammirato per due stagioni al Trapani. Citro ha invece disputato tutto il pre-campionato con la maglia granata, ma lo ha fatto con le valigie costantemente in mano.

Sembrava destinato all'Avellino, ma ad un certo punto si è fatto sotto il Frosinone che ha strappato il 'si' dell'attaccante e della società siciliana.

Coronado, vita da emigrante

Strano il destino di Igor Coronado, emigrante nel vero senso del termine e non solo calcistico. Nato a Londrina nel 1992, nello Stato del Paranà, aveva appena 12 anni quando si trasferisce dal Brasile alla Gran Bretagna con la sua famiglia.

Da brasiliano doc è innamorato del calcio e, come gran parte dei suoi connazionali, possiede un tocco di palla felpato. Inizia a giocare nella terza divisione del campionato inglese, con il Milton Keynes Dons nel 2007 e veste la maglia biancorossa fino al 2011 quando poi tenta l'avventura svizzera: per lui una stagione nella serie B elvetica con la seconda squadra del Grasshoppers.

Poi torna nel Regno Unito, altre esperienze nelle serie minori inglesi con Banbury ed Aylesbury United. Nel 2013 approda nel massimo campionato maltese con il Floriana, squadra-simbolo della piccola isola che nel 2014 viene acquistata da Riccardo Gaucci. Per lui due stagioni, un totale di 67 partite e 35 gol. Nell'estate del 2015 tenta l'avventura italiana, viene aggregato al Trapani di Serse Cosmi nel ritiro pre-campionato e le sue brillanti prestazioni convincono il tecnico a scommettere sul brasiliano. Viene lanciato in pianta stabile nell'undici titolare, complice anche la condizione fisica approssimativa di Sodinha che da lì a poco annuncerà il suo addio al calcio. Asssist a grappoli per i compagni, numeri su numeri e reti: saranno 8 nella sua prima stagione in granata, quella della serie A persa in finale dei play off.

Su di lui iniziano a muoversi diversi club, anche in serie A. Il Chievo fa sul serio, ma il Trapani non è da meno e dalla società granata arriva un secco 'no' per la cessione di Coronado in ben due sessioni di calciomercato. La scorsa stagione è stata tribolata per il Trapani, non certo per colpa di Coronado che in fin dei conti è stato l'unico tra i pilastri granata di quella serie A sfiorata a giocare su alti livelli. Trentaquattro gare ed 11 gol che non sono serviti alla missione salvezza, ma che hanno consentito di tenerla a galla fino all'ultima giornata dopo che il Trapani era stato dato per spacciato già al termine del girone d'andata. Questa estate il Chievo si è rifatto sotto, ma alla fine è stato il Palermo a spuntarla: mister Tedino ha bisogno di un trequartista di qualità per tentare prontamente il ritorno in serie A dei rosanero.

Coronado è pronto a quel salto in paradiso, ma in fin dei conti è già pronto da due anni.

Citro, la classe operaia in paradiso

Prima del suo arrivo al Trapani, la carriera di Nicola Citro sembrava quella di tanti calciatori che, pur dotati, vivacchiano nelle serie minori. Nato a Salerno nel 1989, ha fatto una lunghissima trafila tra Promozione, Eccellenza e serie D prima del suo triplo salto di categoria. Nei campionati dilettantistici aveva comunque dimostrato di possedere fiuto del gol, in particolare in quel di Marcianise nella stagione 2013/2014 dove ne mette a segno 21 in 32 gare. Una delle caratteristiche del Trapani di questi anni è stata quella di non rincorrere grandi nomi e suggestioni di mercato, ma affidarsi a giocatori letteralmente 'affamati' del calcio che conta.

L'attaccante campano rientra certamente in questa categoria, arriva a Trapani nell'estate del 2014, ma nella sua prima stagione in serie B colleziona scampoli di gara. Serse Cosmi però ha fiducia nelle sue qualità ed all'inizio della stagione 2015/2016 lo lancia in pianta stabile nella formazione titolare. La risposta di Citro è straordinaria, con 14 gol in 37 gare di campionato è il bomber di una squadra 'miracolata' che sorpassa tante 'candidate grandi' ed arriva, come detto, ad un passo dalla serie A. La scorsa stagione, a differenza di Coronado, il suo rendimento è stato deludente con sole 5 reti in 30 partite ed anche qualche contestazione da parte dei tifosi del Trapani che lo hanno accusato di 'avere la testa altrove', magari sedotto dalle tante sirene di mercato nel sui confronti.

Alla fine la sirena vincente è stata quella di Frosinone, Citro è arrivato in prestito con obbligo di riscatto in una formazione ambiziosa che punta ad inserirsi nella rincorsa verso la massima serie. Arriva con tanta motivazione e voglia di riscatto, per dimostrare essenzialmente di non essere stato soltanto una bella meteora.