La vittoria ottenuta contro la Spal, per l'Inter, rappresenta un passo di fondamentale importanza per confermare i buoni segnali che erano emersi nelle prime due giornate di Serie A ed anche nelle gare del pre-campionato. Sembrano davvero finiti in soffitta i cattivi pensieri di una tifoseria che in estate non aveva fatto mancare la manifestazione del proprio malcontento per la mancanza di un top player tra i nuovi arrivi. Quella ottenuta contra la compagine ferrarese è stata un'affermazione che, per molti versi, può essere assimilata a quella di una grande squadre che, con un pizzico di cinismo, riesce ad avere ragione di un avversario di livello inferiore ed ostico, profondendo il minimo sforzo.

Il pensiero

Attraverso il proprio profilo Twitter, la società nerazzurra ha emanato una nota ufficiale attraverso cui viene espressa la vicinanza alla città di Livorno per quanto sta avvenendo in queste ore. La perturbazione che si è spostata dalla Liguria alla Toscana ha generato diversi danni nella città labronica, causando la morte di sei persone. Si tratta di un vero e proprio bollettino di guerra, che ha catapultato nel dramma la città toscana.

Cosa ha detto questa prima parte di campionato

Ad oggi l'Inter, dopo tre partite, ha messo insieme nove punti, un dato non scontato perché, a differenza della Juventus, il sodalizio nerazzurro ha già affrontato avversari molto ostici.

La formazione milanese, infatti, si è messa alle spalle l'insidiosa gara casalinga contro la Fiorentina e, soprattutto, la trasferta di Roma. Come uno schiacciasassi, Icardi e compagni hanno avuto un percorso netto, ma in alcuni casi sono emersi dei limiti che vanno corretti se si vuole realmente aspirare ad arrivare tra le prime quattro e centrare un posto nella prossima Champions League, che aprirebbe nuovi orizzonti per la società.

Icardi e Perisic rappresentano un vero e proprio patrimonio tecnico: in tutti gli otto gol messi a segno dalla squadra interista, c'è in qualche modo lo zampino di uno dei due, tra assist e reti. E oggi fa un certo effetto pensare che, solo qualche mese fa, qualcuno mettesse in discussione la leadership del capitano, che oggi sembra essere un leader dentro e fuori dal campo.

Il croato, invece, è solo un lontano parente del giocatore a tratti indolente della passata stagione; merito di Luciano Spalletti, che sembra averlo rigenerato e riportato ai suoi migliori livelli, che valgono i top-player internazionali.