Il mercato appena concluso è stato sicuramente al di sotto delle aspettative in casa Inter, soprattutto alla luce dei grandi nomi accostati al club nerazzurro tra giugno e luglio. I nerazzurri hanno concretizzato sei acquisti, con l'arrivo del portiere Daniele Padelli a parametro zero dal Torino, il difensore slovacco Milan Skriniar dalla Sampdoria per dieci milioni di euro più il cartellino di Gianluca Caprari, i due terzini Joao Cancelo, arrivato in prestito dal Valencia con diritto di riscatto fissato a trentacinque milioni di euro, ed il brasiliano Dalbert Henrique, dal Nizza per venti milioni di euro, i due centrocampisti arrivati dalla Fiorentina, Borja Valero e Matìas Vecino, pagati rispettivamente cinque e ventiquattro milioni di euro e, per finire, l'ultimo colpo arrivato l'ultimo giorno di mercato è stato l'attaccante francese, Yann Karamoh, acquistato dal Caen in prestito biennale con obbligo di riscatto fissato a otto milioni di euro.
L'opinione di Sconcerti sul mercato nerazzurro
A giudicare il mercato dell'Inter è stato anche il noto giornalista de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti, che, a proposito degli acquisti dei nerazzurri e del mercato delle altre squadre italiane ha dichiarato: "Il mercato si è animato grazie ai soldi degli altri, non degli italiani. Non c’è più una grande squadra italiana che sia di proprietà di aziende italiane. Non l’Inter, non il Milan, non la Roma. La Juve è una questione particolare difficile da spiegare. Solo il Napoli fa eccezione. Posso affermare, dunque, che siamo in ripresa come squadra di club, mentre siamo ancora in difficoltà come Italia".
Gli acquisti fatti:"Se andiamo poi ad analizzare gli acquisti notiamo come il Milan ha speso duecentotrenta milioni di euro ma, a parte Leonardo Bonucci, non è arrivato nessun fuoriclasse di grido o, comunque, qualche nome di rilievo.
L'Inter ha dovuto perfino prendere due centrocampisti alla Fiorentina (Borja Valero e Matìas Vecino n.d.r.). La Roma non è riuscita a sostituire i giocatori ceduti con altri dello stesso livello. E' innegabile come nel nostro campionato ci siano tantissimi buoni giocatori ma pochissimi fuoriclasse in grado di fare la differenza".
La battuta su Ronaldo:"Quella fu una provocazione, non mi aspettavo potesse diventare un dibattito nazionale. Non ho mai pensato che Mandzukic potesse essere più forte di Cristiano Ronaldo, ma ho sempre pensato che il lavoro che fa l'attaccante croato per la Juventus, il portoghese non avrebbe mai potuto farlo".