L'Inter questa sera scenderà in campo allo stadio Dall'Ara, per affrontare il Bologna nell'anticipo della quinta giornata, alla ricerca della quinta vittoria consecutiva, dopo quelle conseguite contro la Fiorentina (3-0), la Roma allo stadio Olimpico (1-3), la Spal (2-0) e, sabato, contro il Crotone per 2-0.
Proprio il match di sabato ha lasciato qualche perplessità viste le difficoltà trovate dall'undici guidato da Luciano Spalletti, che ha sbloccato la partita solo all'82' con un gol del centrale slovacco, Milan Skriniar, prima di chiuderla nei minuti di recupero, al 92', con il gol dell'esterno croato, Ivan Perisic, al terzo gol in quattro partite disputate.
Ad esprimere perplessità, in particolar modo, è stato il giornalista de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti, che ha individuato in particolar modo in un ruolo specifico le difficoltà della squadra nerazzurra:
"La cosa importante nel calcio è vincere, mentre il giocare bene resta solo un fattore in più visto che ciò che conta è il risultato. L'Inter, però, dal suo canto, non ha ancora risolto il problema della definizione dei ruoli a centrocampo. Gagliardini confonde, bisogna reimpostarlo, mentre Joao Mario è in grado di fare tutto, ma poco di tutto. L'Inter ha un'ottima classifica, ma deve migliorare la manovra, che deve essere più fluida. I dodici punti in quattro partite sono un ottimo punto di partenza, ma a me piace di più il Milan, anche se credo che alla lunga possa vincere di più chi ha giocatori come Icardi e Perisic in rosa".
La prestazione di Mauro Icardi: "La motivazione della sua prestazione insufficiente va ricercata soprattutto nelle sue caratteristiche più da attaccante finalizzatore che rifinitore, ma anche nelle difficoltà di costruzione del gioco che si trovano a centrocampo, con Matìas Vecino relegato in panchina e con Gagliardini ridimensionato.
In questo momento la forza dell'Inter sono gli individui, ma sono preoccupato dal grigiore del centrocampo: ci sono sempre gli stessi equivoci".
Il campionato italiano:"E' un campionato dove vincono, come al solito, le migliori. C'è un fattore storico, però, visto che tre squadre a punteggio pieno dopo quattro giornate è una cosa che è successa soltanto nel 1961.
Le tre capolista (Juventus, Napoli ed Inter) hanno fatto in totale dieci punti e tredici gol in più rispetto allo scorso anno e, inoltre, delle prime otto sei sono imbattute mentre lo scorso anno, alla quarta giornata, l'unica squadra imbattuta era il Napoli".