Un derby da record, con il tutto esaurito e circa 4,8 milioni di incasso. La prima stracittadina con Luciano Spalletti al timone dell’Inter si preannuncia una gara storica: “Questi numeri ci dicono quanto sia sentito da tutta la città – spiega il tecnico – sarà un grande privilegio viverlo, dopo l’esperienza di quello di Roma, che resta molto importante e che mi ha dato davvero tanto”. Ma chi sarà a fare la differenza in questa gara? Per il mister conta sempre la squadra: è solo il gruppo che può portare lontano l’Inter. Per questo i singoli giocatori come Marcelo Brozovic – che non sarà disponibile dopo l’infortunio con la nazionale – sono importanti, ma non indispensabili.

Le frecciatine col Milan

Numerose le frecciatine che i rossoneri hanno lanciato contro la compagine rivale da Milanello. A Vincenzo Montella, che assicura che non ci sono sette punti di differenza tra Milan e Inter, Spalletti risponde serafico: “Concordo con lui, perché la classifica attuale non è quella corretta, ma non se la prendano con noi; loro han fatto tutto da soli”. Anche il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli ha detto che i nerazzurri dovrebbero aver paura dei cugini. Spalletti a riguardo è scatenato: “Ora me lo segno, così mi sembra il prete del film di Troisi, che ripete con il dito alzato «ricordati che devi morire»".

Una squadra ancora imperfetta

Se Montella ha esaltato il gioco del Milan, Spalletti non ci sta ad elogiare a priori i suoi: “Voglio vedere come condurranno la gara”.

Certo c’è la difesa forte che permette al tecnico di Certaldo di citare Max Pezzali: “È la dura legge del gol”. Ma la squadra è ben lontana dall’aver raggiunto la perfezione: a volte è stato concesso qualcosa di troppo; è necessario fare di più, lavorando in tutte le direzioni, come in queste settimane, per far rendere al meglio tutti i giocatori.

A tal riguardo il mister è soddisfatto nel poter constatare la partecipazione dei ragazzi: professionisti esigenti che sono in grado di sviluppare il proprio lavoro, ma si aspettano che l’allenatore indichi una strada. Spalletti non crede alla storia dell’Inter fortunata: è l’impegno a favorire la buona sorte.

Un avversario di livello

Quindi la squadra dovrà cercare di fare la partita, anche con un avversario del livello dei rossoneri, sicuramente la formazione migliore che Montella abbia mai avuto a disposizione. Non importa che per molti il Milan sia favorito: “Non cerchiamo la gara della svolta, ma vogliamo dare continuità al nostro lavoro; quindi dobbiamo essere convinti di poter vincere qualsiasi incontro”. Infine arriva il saluto benaugurante di Spalletti: “Buon derby a tutti e forza Inter!”.