Era arrivato in punta di piedi nell'estate 2015 dopo un notevole esborso economico (40 milioni) da parte della Juventus. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Paulo Dybala, oggi 24 anni, faceva il suo ingresso nel mondo Juve. Dopo un primo periodo di adattamento, la "Joya", aveva trascinato la sua nuova squadra alla rimonta in un campionato che, dopo la trasferta di Sassuolo, sembrava ormai compromesso. Ecco quindi i primi interessamenti dei top club europei, con la Juve che però fa muro, forte anche della voglia dell'argentino di diventare un simbolo della "Vecchia Signora", quasi al pari del mito Alessandro Del Piero.

Meno gol ma sempre decisivo

Lo scorso anno è stato quello della conferma per Dybala. I gol tardavano ad arrivare, tanto è vero che il primo gol lo fece alla Dinamo Zagabria nella seconda giornata di Champions League (a fine stagione saranno "appena" 19 i suoi timbri, 2 in meno della stagione d'esordio) . Forse "colpa" del nuovo acquisto Higuain, forse colpa di alcuni piccoli problemi, ma fatto sta che l'ex numero 21 juventino risultava comunque essere uno degli uomini indispensabili a disposizione del tecnico Massimiliano Allegri, anche gonfiando la rete con meno continuità. Decisivo nelle grande occasioni, tranne nella maledetta notte di Cardiff, Dybala si era segnalato ancora di più come uno degli attaccanti più forti in Europa, ma anche in questo caso la dirigenza è riuscita a rispedire al mittente qualsiasi interesse di altri club.

Un avvio top e poi la panchina: addio vicino?

Quest'anno è iniziato col botto per Dybala. Prima la numero 10, ricevuta come premio dalla dirigenza, segno che tutti alla Juventus hanno una stima immensa del 24enne di Laguna Larga; poi la doppietta che ha regalato speranze di successo ai bianconeri nella sconfitta dell'Olimpico con la Lazio, proseguendo poi con le triplette contro Sassuolo e Genoa, passando attraverso altri gol e altri assist.

Negli ultimi tempi, però, il suo rendimento è calato e Allegri, saggiamente, lo ha spedito in panchina sostituendolo di volta in volta con i vari Costa e Bernardeschi, entrati sempre più negli schemi. Certo, hanno fatto scalpore le panchine nei big match contro Inter e Roma, specie quest'ultima, soprattutto dopo la buona prova fornita contro il Genoa in coppa Italia dove, con un gol e un assist è risultato il migliore in campo.

Ma dopotutto anche uno come Higuain è stato costretto alla panchina nei mesi scorsi. Dybala, però, a differenza del Pipita accetta con meno voglia di non essere protagonista in campo e, per questo, starebbe pensando ad un addio. Nei giorni scorsi si è parlato prima di un interessamento del Psg e poi di un sondaggio dello United, ma la squadra che lo punta con più decisione è sicuramente il Real Madrid di Zidane. Il presidente dei blancos, Florentino Perez, ha ribadito la sua stima nei confronti dell'argentino, nonostante, appunto, le ultime panchine. Sicuramente non partirà a gennaio e, quindi, ogni trattativa è rimandata alla prossima estate. La storia d'amore potrebbe quindi terminare dopo tre anni, ma si sa, la Juventus, nonostante le partenze dei suoi big negli anni (Tevez, Pogba, Vidal...) è riuscita comunque a confermarsi e quindi un addio di Dybala non verrebbe visto come una tragedia.