Un derby come regalo di Natale per i tifosi di Milan ed Inter. In realtà, se consideriamo il tabellone della Coppa Italia, era tutt'altro che un fuori programma. Mancano ancora nove giorni ed in mezzo c'è un'altra giornata di campionato. Se Atene piange, Sparta non ride: se l'Inter ha conosciuto l'amaro sapore della prima sconfitta stagionale, il Milan quel sapore purtroppo lo conosce piuttosto bene visto che nella 'fatal Verona', letale più che mai per i rossoneri, è arrivata l'ennesima batosta. Il derby fa storia a sé ed il prossimo 27 dicembre è in palio la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia.

Non sono tantissimi i derby giocati in periodo natalizio e, più in generale, nel mese di dicembre. Ad onor del vero questo sarà il primo disputato tra Natale e Capodanno. Nella lunga storia della stracittadina milanese esiste anche un match di dicembre molto singolare ed unico nel suo genere, perché disputato al coperto su un manto in erba sintetica. Un derby da calcetto che però, all'epoca, fu molto sentito da ambo i lati come ogni sfida che ha visto in campo i due club meneghini.

Il Mundialito Indoor

La data in questione è il 21 dicembre del 1982, 35 anni fa. Siamo in un'epoca di grandi trasformazioni per il calcio italiano soprattutto per quanto riguarda l'emittenza televisiva. Il gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi ha già sbancato nel 1981 con l'organizzazione e la trasmissione del primo Mundialito Clubs e dalla mente vulcanica del futuro patron del Milan viene partorito anche un Mundialito al coperto.

Il trofeo viene intitolato al presidentissimo nerazzurro Angelo Moratti e si disputa al PalaLido di Milano. Sono partite di calcetto 6 contro 6 e i nomi delle partecipanti al torneo sono altisonanti: oltre all'Inter ed al Milan ci sono altri due ex campioni d'Europa come Ajax e Nottingham Forest. Insomma, c'è da divertirsi.

Un derby unico nel suo genere

Si parte dunque con Inter-Milan e per i rossoneri guidati in panchina da Ilario Castagner è un'occasione unica per sfidare i 'cugini' visto che nella stagione 1982/83 il derby non è in calendario nel campionato di Serie A. Il Milan si trova in serie B per la seconda volta nella sua storia, dopo essere retrocesso sul campo nella stagione precedente, ed il grido inneggiante al campionato cadetto dei rossoneri è quello più scandito sugli spalti del PalaLido, tra i tifosi interisti.

Sono presenti 7.000 spettatori, la gente ha fame di calcio e si vede, c'è inoltre la diretta di Canale 5. Tutto sommato è un 'piccolo diavolo', anche se gente come Franco Baresi e Mauro Tassotti saranno protagonisti delle stagioni dei trionfi negli anni a venire. Sull'altro fronte c'è l'Inter allenata da Rino Marchesi, con Altobelli, Beccalossi, Muller ed Oriali, in piena corsa per lo scudetto. I primi ad esultare, però, dopo pochi minuti dall'avvio, sono i milanisti che passano in vantaggio con Tassotti. Il gioco è veloce e spumeggiante, fatto di scambi rapidi palla a terra come si conviene ad una partita di calcetto e la maggiore tecnica dei nerazzurri inizia a far sentire i propri effetti: l'Inter pareggia il conto con Evaristo Beccalossi e, poco dopo, si porta in vantaggio con la 'puntura' di Spillo, Sandro Altobelli, che realizza il gol del 2-1.

Poco prima della fine del tempo Franco Baresi pareggia il conto, si va al riposo sul 2-2. Nella ripresa il piglio del Milan è più incisivo, i rossoneri sentono molto la partita e riescono a 'bucare' per la terza volta la squadra di Marchesi con il giovane Beppe Incocciati. I cambi in campo sono molteplici, come in una partita di basket, ma l'Inter non riesce a trovare le dovute contromisure. Il Milan vincerà 3-2 ed al fischio di chiusura i tifosi invadono il campo del PalaLido in un tripudio di bandiere festanti.

L'Inter si consola con il terzo posto, il Milan incrocia il suo futuro

I nerazzurri si dovranno dunque accontentare della finale per il terzo posto contro il Nottingham Forest, superato 4-6 dall'Ajax nell'altra semifinale.

Mattatore assoluto del match contro gli inglesi allenati dal carismatico tecnico Brian Clough sarà Altobelli, autore di una quaterna nell'ambito del 5-1 con cui gli uomini di Marchesi vincono la sfida (di Antonio Sabato il quinto gol dell'Inter). Il Milan affronta invece l'Ajax per il trofeo, tra le file olandesi c'è un attempato Johan Cruijff, ma è ancora in grado di fare la differenza. Per il 'profeta del gol' sarà una rivincita sul Milan, dopo la sua pallida apparizione in maglia rossonera al Mundialito Clubs del 1981, ma oltre all'esperto fuoriclasse tra le file dei lancieri ci sono alcuni promettentissimi talenti, tra cui Frank Rijkaard e Marco Van Basten. I tifosi del Milan non possono ancora sapere che costoro scriveranno alcune tra le pagine più importanti della storia del club.

Ad ogni modo sarà una combattutissima partita, gli olandesi vinceranno 6-5 con il Milan protagonista di un grande finale in cui recupererà due reti agli avversari, in vantaggio 6-3, ed andrà vicino all'impresa. Alla fine ci sarà gloria per tutti: Franco Baresi sarà premiato come miglior giocatore del torneo, l'Inter si consolerà con il titolo di capocannoniere ad Altobelli ed il riconoscimento al miglior portiere assegnato ad un giovanissimo Walter Zenga. Il Milan ha comunque vinto il suo personalissimo trofeo aggiudicandosi la partita più attesa e per una notte lo sfottò sulla serie cadetta si è ritorto contro i nerazzurri. 'Hanno perso contro una squadra di serie B', dirà un tifoso rossonero.