Si è conclusa la prima giornata di ritorno del campionato di Serie A 2017-2018: situazione pressoché invariata tra la prima e la seconda in classifica, confermatesi ad una sola lunghezza di distanza, senza considerare il pareggio e la sconfitta di Inter e Roma, che non fanno altro che lanciare sempre di più nella lotta scudetto Juve e Napoli. Quel che desta più preoccupazione, però, in questo turno di campionato (almeno per quanto riguarda i bianconeri) è quanto accaduto a Paulo Dybala durante il match deciso in extremis contro il Cagliari. Infatti si è verificato proprio ciò che un tifoso non vorrebbe mai vedere: al 50' l'attaccante numero 10 bianconero si infortuna toccandosi la coscia, ma la situazione che più allarma l'ambiente (e non solo, anche tecnico e società) è la preoccupante reazione del giocatore che non riesce a trattenere le lacrime dal dolore.

Seguendo la dinamica dell'infortunio, si sospetta molto probabilmente uno stiramento al bicipite femorale della coscia destra, dunque i tempi di recupero potrebbero essere stimati tra uno e due mesi e mezzo.

Una bella "mazzata" per il fantasista juventino, giunta proprio quando ci si accinge ad entrare nel momento topico della stagione, e nella fase in cui la compagine piemontese sta tentando l'assalto alla vetta. Inoltre Dybala viene anche da un periodo di dubbi e qualche polemica di troppo per lo scarso minutaggio riservatogli nelle gare precedenti e per le immancabili voci di mercato sul suo conto. Al momento è da escludere che ci siano rapporti tesi tra Allegri e l'attaccante argentino, come ha spesso ribadito il tecnico livornese in varie interviste: la fiducia verso di lui è incondizionata, ma il ragazzo deve sempre lavorare ed impegnarsi al massimo per conquistare una maglia da titolare.

Del resto, la guida tecnica della Juventus l'ha sempre considerato fondamentale alla causa, e non ha mai espresso dubbi o perplessità sulle sue qualità offrendogli la sua piena disponibilità, lasciandolo riposare a volte, e rimettendolo in campo in men che non si dica, cercando di allontanare sempre di più i paragoni con i big del calcio mondiale che non fanno altro che destabilizzarlo, impedendogli di concentrarsi appieno sul rettangolo verde.

Come non biasimarlo: il giocatore è giovane e può ancora crescere tanto, ma è necessario non dargli fretta e non mettergli troppa pressione sulle spalle, che rischierebbe di non fargli affatto bene. Sbagliare ed essere discontinui, a volte, nel rendimento, è una caratteristica della giovane età, ma Allegri gli ha sempre dato spazio sin dal primo anno, quando il problema di "adattamento" era più che altro collettivo e non del singolo.

Il rapporto tra i due è sempre stato più che buono, nonostante alcuni casi poi "rientrati" grazie ad una serie di prestazioni decisive, e partendo dalla panchina quando, a causa del suo rendimento in calo, era necessario lasciarlo rifiatare.

La dirigenza potrebbe cederlo?

Il problema, si presume, non sia quello del rapporto allenatore-giocatore, ma potrebbe essere legato alla società che probabilmente non lo considera più incedibile. Ricordiamo che in passato anche grandi giocatori hanno lasciato il club a fronte di offerte ritenute più che idonee e che, come ha ribadito di recente l'a.d. Beppe Marotta, nessuno è indispensabile. La Juventus non è una società che ha bisogno di vendere, ma qualora fosse il calciatore a chiedere la cessione, se dovesse arrivare una proposta economica concreta e adeguata, il giocatore partirebbe.

Quello che i tifosi e che tutti gli appassionati di calcio si augurano, ovviamente, è di non perdere un gioiello come "La Joya", visto il suo valore a livello europeo e gli enormi margini di miglioramento del ragazzo.

Dybala: "Resto alla Juve"

Il futuro è tutto dalla sua parte, e ci auguriamo anche dalla parte della società bianconera e, nonostante l'ormai noto assioma di Marotta: "Ogni giocatore è responsabile del proprio destino", con il quale l'a.d. ha rispedito la palla anche ad altri giocatori come Alex Sandro, il numero 10 non ha mai avuto dubbi a riguardo, ed è sempre stato molto chiaro, affermando di voler restare a vita in bianconero, nonostante le poi successive sibilline dichiarazioni circa un futuro lontano da Torino.

Offerte di mercato irrinunciabili

Ricordiamo, a dover di cronaca, che anche Vidal era solito a queste uscite, e che nel suo ultimo anno sotto la Mole aveva alternato prestazioni buone ad altre meno positive, rendendosi anche protagonista di presunti battibecchi con Allegri. Tornando a Dybala, è bene ricordare che avrebbero manifestato il proprio interesse nei suoi confronti club del calibro di Arsenal e Manchester United, con la dirigenza juventina che ad oggi ha rispedito al mittente qualsiasi tipo di approccio. Nelle ultime ore si è parlato addirittura (indiscrezione tutta da verificare...) di un possibile scambio proposto dal Real Madrid che sarebbe disposto a mettere sul piatto un certo Gareth Bale; uno scambio che potrebbe allettare molti tifosi e anche il club.

Senza dimenticare la pista catalana sullo sfondo, anche se oggi sembra un po' più remota, complice l'imminente trasferimento di Coutinho alla corte di Valverde.

Chi potrebbe essere l'erede di Dybala?

Tra l'altro, la Juventus il futuro potrebbe già averlo in casa: ricordiamo che al posto di Dybala, durante la sfida con il Cagliari, è entrato Douglas Costa, fondamentale per l'assist del goal decisivo di Federico Bernardeschi che ha deciso la partita, mettendo in cantiere l'ennesima vittoria fuori casa. E chissà che non sia proprio quest'ultimo, il numero 33, ad essere il possibile e potenziale erede dell'argentino nell'attacco bianconero, con un futuro più o meno prossimo alla Del Piero che si delinea all'orizzonte. Del resto, la storia ce lo insegna: mai dare nulla per scontato, soprattutto quando di mezzo c'è il calciomercato.