Nonostante il ritorno alla vittoria domenica contro il Bologna per 2-1 dopo due mesi di digiuno, l'Inter non ha ancora ritrovato quella tranquillità e quella serenità che l'aveva portata in testa alla classifica quel 2 dicembre dopo la schiacciante vittoria sul Chievo Verona per 5-0, con Ivan Perisic mattatore di giornata con una tripletta. Da allora, prima del match contro i rossoblu, sono arrivate due sconfitte, contro Udinese e Sassuolo (le uniche in campionato) e ben sei pareggi che hanno portato i nerazzurri lontani dalla vetta della classifica e in lotta con Lazio e Roma per due posti in Champions League.

Il successo contro la squadra di Donadoni, però, ha messo parzialmente le cose a posto visto che l'Inter adesso è terza in classifica, a 48 punti, con un punto di vantaggio sulla Roma e due punti di vantaggio sulla Lazio, superata da nerazzurri e giallorossi dopo la sconfitta subita sabato sera contro il Napoli allo stadio San Paolo.

Il gesto di Marcelo Brozovic

Ma a tenere banco, adesso, in casa nerazzurra è il caso relativo al centrocampista croato, Marcelo Brozovic, uscito tra i fischi domenica contro il Bologna. Fischi che non sono piaciuti al giocatore, che ha reagito con un applauso ironico nei confronti del pubblico del Meazza. Una reazione che non è piaciuta neanche al tecnico Luciano Spalletti, che ha bacchettato subito l'ex Dinamo Zagabria ai microfoni dei cronisti nel post partita: "L'allenatore e la società fanno delle regole precise, se queste non vengono seguite ci si autoesclude.

Ma non perchè sono io ad escluderlo, ma semplicemente perchè lui non sta all'interno di quelle regole e non presta attenzione al bene della squadra e dei tifosi. Bisognerà poi valutare e a volte risulta più semplice di quello che in realtà è, perchè lui è un pò nervoso. Comunque io non punisco, sono loro eventualmente ad autoescludersi".

La punizione dell'Inter

Intanto, stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, è arrivata la punizione dell'Inter nei confronti di Brozovic: una multa salata, prevista dal regolamento interno della società nerazzurra. Difficile, invece, ipotizzare che il giocatore sia messo fuori rosa vista la mancanza di alternative, con il fantasista brasiliano, Rafinha Alcantara, che deve ancora recuperare la forma migliore nonostante abbia già mostrato tutte le sue qualità contro il Bologna.

A giugno, però, per il croato sembra scontato l'addio, solo rimandato, dunque, dopo quello sfumato l'ultimo giorno di mercato, quando sembrava destinato al trasferimento al Siviglia in prestito con diritto di riscatto fissato a ventotto milioni di euro.