Nonostante la bella vittoria contro la Sampdoria, la sosta per le amichevoli delle nazionali non è stata delle più serene in casa Inter: l’addio improvviso di Walter Sabatini, coordinatore tecnico di Suning Sport, ha preoccupato i tifosi e fatto temere per un eventuale disimpegno della proprietà cinese, negato con forza dai diretti interessati. Tutti ora si chiedono se questa vicenda avrà qualche ripercussione sul campionato dei nerazzurri, proprio nel momento in cui la ruota sembrava aver ripreso a girare. Luciano spalletti, dopo aver elogiato il valore umano e professionale del “samurai del calcio” andato via, è però categorico: le sue dimissioni non hanno lasciato nessuna eredità, sia nel bene che nel male, nella squadra che appare determinata a lottare per il quarto posto.
Non sottovalutare l’Hellas Verona
Prima dell’atteso derby c’è la partita con l’Hellas Verona: i tre punti sono fondamentali perché le avversarie inseguono a poca distanza. Il risultato non sarà scontato contro una formazione capace di adattarsi, che sa quando aspettare nella propria metà campo o quando venire all’assalto, cercando di rubar palla già nella tua area di rigore. Per Spalletti quindi bisognerà anticipare e prevenire le idee degli avversari. L’errore da evitare è quello di pensare già alla partita col Milan, sottovalutando i ragazzi di Fabio Pecchia, di cui conosce la capacità di trasferire il proprio carattere ai giocatori che allena, avendolo avuto in squadra in passato: l’importante è, come spesso ribadito nelle ultime settimane, pensare ad una gara alla volta, senza fare confusione, giocando sempre con la giusta determinazione, anche per rispondere ai 60mila tifosi nerazzurri pronti a riempire San Siro.
Poche sorprese in formazione
Difficilmente il mister varierà qualcosa rispetto alla Sampdoria: al centro sembrano confermati ancora una volta Brozovic, Gagliardini e Rafinha, anche se le statistiche premiano Borja Valero, che col Verona in passato è riuscito a trovare facilmente il gol. In particolare Spalletti elogia Rafinha per le sue doti di tecnica e rapidità nello stretto che mancavano alla squadra, a cui si unisce una condizione fisica che va migliorando di settimana in settimana.
Tuttavia il tecnico di Certaldo non si sbilancia sul futuro del brasiliano in prestito dal Barça, né su quello di Cancelo. Anzi, per confondere le acque, riserva belle parole per le ultime prestazioni degli interisti attualmente impegnati altrove, come Kondogbia, Nagatomo, Joao Mario e perfino il ritrovato Gabigol. Non parla di un suo eventuale prolungamento di contratto, anche se si dice intenzionato a rispettare l’impegno biennale all’Inter.
Infine cita “Niente paura” di Ligabue, in visita ad Appiano poche ore prima della conferenza: “Gli anni passano per non ripassare più". Lo stesso vale per i campionati: "Se non arrivassimo alla Champions, sarebbe una delusione che ci porteremmo dietro per sempre, visto il potenziale ancora inespresso da questi ragazzi”.