Il Real Madrid vince 3-0 a Torino nella gara di andata dei Quarti di finale di Champions League: Cristiano Ronaldo abbatte una buona Juve, decisamente diversa rispetto a quella vista a Cardiff a giugno scorso. Almeno fino all'espulsione di Dybala, che ha messo la parola fine al match. Come spesso accade, infatti, in partite come questa, sono i campioni a fare la differenza e, il giocatore portoghese ha dimostrato, ancora una volta, di meritare ampiamente tutti i successi sportivi (personali e di squadra) ottenuti fino ad ora.
La partita
L'avvio shock, con la rete immediata del numero 7 madrileno, sembrava fosse il preludio ad un remake della finale dello scorso giugno, che ha visto la Juventus decisamente inferiore rispetto agli undici di Zinedine Zidane.
Nonostante questo "trauma iniziale", la squadra di Massimiliano Allegri, ha saputo reagire ottimamente al colpo subito, sfiorando ripetutamente la rete del pareggio e chiudendo i Blancos nella propria metà campo. Dopo un primo tempo all'altezza della situazione, la Juventus ha dimostrato, nella parte iniziale della seconda frazione di gioco, di aver definitivamente archiviato la "questione Cardiff", proseguendo, dunque, ciò che di buono era stato fatto nei primi quarantacinque minuti. Tutto ciò, fino al minuto sessantaquattro, momento in cui, ancora Cristiano Ronaldo, ha trovato la seconda rete personale, grazie ad una rovesciata semplicemente meravigliosa, applaudita da tutto il pubblico presente all'Allianz Stadium.
Un gesto tecnico e atletico di pregevole fattura, che permette al campione portoghese di realizzare la sua quattordicesima rete stagionale in Champions League. Numeri da extra terrestre. Due minuti dopo, arriva il secondo giallo per Dybala, che mette fine a qualsiasi speranza di rimonta bianconera. Al minuto settantadue, Marcelo, infierisce sulla Vecchia Signora e realizza la rete dello 0-3, che rappresenta una vera e propria sentenza anche per la gara di ritorno, in programma mercoledì prossimo al Santiago Bernabeu.
Ronaldo, la bestia nera della Juve
Certi giocatori hanno un rapporto speciale con determinate squadre. Chiamiamolo "caso" o "maledizione", ma Cristiano Ronaldo, quando incontra la Juve, segna praticamente sempre. Non che il numero 7 del Real Madrid non sia abituato a buttare il pallone in rete ma, negli scontri con i bianconeri, sembra andare in goal con una facilità impressionante.
Nove centri in sei sfide rappresentano un qualcosa che va oltre la pura casualità.
Gara di ritorno: partita vera o formalità?
Il vero problema è che, questo incubo, potrebbe non essere ancora finito. Mercoledì 11 aprile, infatti, si giocherà il match di ritorno, in uno stadio che, storicamente, non ama perdere, nemmeno di fronte ad un risultato già così netto. Come affronterà la partita la squadra di Massimiliano Allegri? Penserà a preservare energie per il campionato o, viceversa, cercherà in tutti i modi di evitare un passivo ancor più pesante?