Può sembrare impossibile, ma l'onestà intellettuale, in Serie A, esiste ancora. Se, in molti campi, si giustificano i mancati successi con alibi ai limiti della fantascienza, Gennaro Gattuso, invece, guarda sempre in faccia la realtà e, senza troppi giri di parole, accusa se stesso e i suoi giocatori. Forse, spesso, non sarà molto elegante nei modi di fare, ma le sue conferenze stampa non risultano mai banali.

Il 'nonno flipper'

Bisogna ammettere che, qualche volta, la dea bendata sembra aver voltato le spalle al tecnico rossonero, soprattutto in alcuni momenti cruciali della stagione.

I clamorosi errori arbitrari in Europa League e la traversa di Calhanoglu contro la Juventus, rappresentano, secondo il giornalista di fede milanista Carlo Pellegatti, gli episodi che avrebbero potuto cambiare la stagione attuale e, addirittura, quella successiva. Di fronte ad una tale affermazione, trasformatasi in vera e propria domanda, alcuni tecnici avrebbero colto la palla al balzo per giustificare due sconfitte tanto importanti quanto indigeste. Gattuso, invece, con il suo modo di fare non troppo formale, ha risposto con un paragone alquanto esilarante, affermando che, "se suo nonno avesse avuto tre p...e, allora sarebbe stato un flipper". Una risposta incredibile, soprattutto se confrontata con alcune dichiarazioni post partita fornite da altri tecnici, troppo spesso incapaci di assumersi le proprie responsabilità.

Dalla pioggia, all'orario del match, passando per il fatturato delle società: in questi anni, siamo stati costretti ad ascoltare giustificazioni paragonabili a quelle che utilizzavamo con la professoressa di turno quando non avevamo studiato nulla.

Meritava l'Inter

Nonostante le due squadre di Milano, da troppo tempo, non siano più ai vertici del calcio italiano ed europeo, il derby della Madonnina resterà sempre una partita molto sentita sia dai rossoneri che dai neroazzurri.

In tal senso, assistere ad un match non particolarmente divertente come quello di oggi, per i nostalgici del calcio che fu, non può far altro che infondere un sottile velo di malinconia. Uno scialbo zero a zero che, però, ai punti, avrebbe visto l'Inter vittoriosa, a causa delle due clamorose occasioni goal sciupate dal capitano interista Icardi.

Insomma, con un pizzico di lucidità in più, il Milan ne sarebbe uscito nuovamente sconfitto e avrebbe rimediato il secondo k.o. consecutivo in Serie A, salutando definitivamente anche la prossima Champions League (già molto lontana). Gattuso, di fronte ad una simile situazione, avrebbe potuto accettare, in silenzio, il regalo arrivatogli ma, ancora una volta, ha dimostrato un'umanità e una sincerità da applausi, ammettendo che, quel derby, lo avrebbe dovuto vincere la squadra di Spalletti. Chapeau Ringhio, non cambiare mai.