“Su il muso ed andiamocela a giocare”. Luciano spalletti sa bene che, vista la classifica e le poche partite che mancano alla fine, d’ora in poi ogni gara sarà importante perché l'Inter possa raggiungere l’agognata qualificazione alla Champions League. La sconfitta di Torino è stata un passo falso, ma non ha preoccupato più di tanto il mister, che vede una squadra in salute, anche se in alcuni momenti è mancato l’equilibrio in campo ed i granata hanno approfittato di queste disattenzioni. Per l’allenatore nerazzurro i ragazzi avrebbero meritato un altro risultato, se non altro per il lavoro svolto in campo.

Una prestazione macchiata dall’assenza del gol per le tante occasioni sprecate, che dimostra come il tecnico abbia trovato finalmente la strada giusta.

Un’avversaria insidiosa

Adesso non si può sbagliare contro l’Atalanta, cercando anche di approfittare del derby della Capitale, che potrebbe sottrarre punti ad entrambe o ad una delle rivali. Però Spalletti non vuole fare calcoli e ripete che è inutile contare sugli altri, ma bisogna pensare solo a se stessi. Certo, la trasferta a Bergamo non è delle più semplici: “Quello stadio è insidioso, lì le partite sono sempre state battaglie importanti – spiega il mister – in tutte le sue squadre si vede sempre la mano di Gasperini; sono sicuro che lotteranno su tutti i palloni, bisognerà rimanere belli svegli”.

Quindi niente distrazioni: il tecnico di Certaldo continua a chiedere ancora una volta la giusta mentalità di squadra ed un calcio offensivo, veloce, con più attacchi in profondità, in cui bisogna arrivare in area di rigore con un numero di giocatori corretto.

Cambiamenti di formazione obbligati

Tuttavia si faranno sentire alcune assenze: purtroppo Brozovic, reduce da una serie di buone prestazioni, è squalificato, mentre Vecino è indisponibile.

Spalletti avrà gli uomini contati a centrocampo, tanto che ha chiamato i due gioiellini della primavera Emmers e Zaniolo per completare la rosa. La scelta obbligata sembra una mediana Gagliardini-Borja Valero, con Rafinha, spostato in avanti. Ma anche Candreva non è al meglio: si è allenato a parte e probabilmente non partirà dall’inizio.

Qui il mister ha diverse alternative: giocarsi da subito il giovane Karamoh o addirittura, come ha suggerito Sky Sport, avanzare Cancelo, inserendo Lisandro Lopez in una difesa a tre, che permetterebbe anche a D’Ambrosio di avanzare, con maggiore libertà per Perisic e Rafinha dietro ad Icardi. Ci sarebbe qualche dubbio anche su Miranda. Ma il tecnico vuol tranquillizzare tutti: “Anche all’Atalanta mancheranno giocatori importanti come Andrea Petagna e Ilicic, a questo punto di campionato è normale per tutti avere qualche defezione”.

Quindi massima concentrazione sulla gara: l’allenatore nerazzurro lo dimostra sorvolando sulle domande relative alle partite delle italiane in Europa, se non per fare i complimenti a Di Francesco e alla Roma, con cui dice di non avere più nulla a che fare – a parte la qualificazione raggiunta con lui l’anno scorso, arrivando al secondo posto, sopra il Napoli – ma anche le congratulazioni alle altre squadre italiane, che hanno dimostrato la crescita del nostro calcio.

Infine si è detto ancora una volta convinto dell’efficacia del Var, facendo i complimenti a “quelli che l’hanno ideato e hanno avuto il coraggio di proporlo quando in tanti, tra cui qualcuno a cui faceva comodo che le cose rimanessero come erano, si dimostravano contrari”.