La Juventus esce con le ossa rotte dalla partita di andata dei quarti di finale di Champions League contro il Real Madrid. I Bianconeri hanno dovuto soccombere sotto i colpi dei madrileni ma soprattutto di Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta con un goal che probabilmente sarà eletto il goal dell'anno. La partita per i bianconeri si è messa subito in salita passando in svantaggio al terzo minuto del primo tempo dopo. Volata sulla sinistra, palla al centro e goal con qualche colpa della difesa Juventina non proprio attenta nelle posizioni.

La squadra ha provato a reagire e non sono mancate le occasioni. Higuain, il più vicino ad andarci al pareggio e poi Dybala e poi nulla più. Il Real approfitta di una disattenzione difensiva di Chiellini e punisce con Ronaldo di nuovo, in rovesciata accogliendo l'applauso di tutto lo stadio, conscio di trovarsi davanti ad un fenomeno al quale puoi davvero solo applaudire perché sai che è il più forte e il più bravo. Partita finita con beffa anche con l'espulsione di Dybala. Un fallo ingenuo l'argentino ammonito nel primo tempo per sospetta simulazione. Fumoso e mai veramente pericoloso invece Douglas Costa, il giocatore da cui ci si aspettava sicuramente qualcosa in più visto l'investimento importante della società Il resto del match uno spartito tutto di stampo spagnolo in perfetto controllo del campo e degli avversari.

Ai tifosi resta l'amarezza e forse la delusione di aver creduto fin troppo.

Le parole di Buffon

A fine gara a metterci la faccia è stato il capitano Gianluigi Buffon. Un Buffon visivamente dispiaciuto e commosso che non ha potuto far altro che dichiarare la superiorità del Real e che oramai la partita è andata e parlare di rimonta sembrerebbe sciocco.

Meglio concentrarsi sul campionato. Un'amarezza quella sul suo volto segnata ancora di più dal fatto che questa con molta probabilità sarà la sua ultima stagione in bianconero e il non esser riuscito a vincere l'ambita coppa più volte sfiorata e persa è una ferita nel cuore che il portiere si porta dentro da tempo. Resta ugualmente nonostante le sconfitte europee una leggenda del calcio pronto a metterci sempre la faccia, nel bene e nel male.

Perché è questo che fanno i capitani.

Sarà rifondazione?

Al netto del gap e della sconfitta la Juventus ora deve chiedersi se sia giusto o meno rifondare tutto. La sensazione è che alcuni giocatori abbiano dato tutto quello che potevano dare in questi anni e c'è bisogno di rifondare per non perdere la leadership conquistate negli anni. Sicuri gli innesti nuovo in difesa e a centrocampo. Il primo reparto ha bisogno di essere svecchiato e dare la possibilità ai più giovani di mettersi in luce. A centrocampo inevitabilmente la Juventus dovrà alzare la qualità nel palleggio per poter competere ad alti livelli in Europa dove il livello tecnico è impressionante. Come ribadito più volte dal Direttore Marotta, questa squadra è difficilmente migliorabile e per migliorarla hai bisogno di campioni che sicuramente giocano già in grandi club e non hanno motivo per lasciare la loro squadra. Questo è per quanto riguarda il campo. Sulla panchina a questo punto non è sicura nemmeno la presenza di Massimiliano Allegri indipendentemente da come andrà a finire la stagione.