Il Milan vuole tornare in Champions League. Vuole farlo il prima possibile, ma sa che non potrà accadere in questa stagione. Bisognerà aspettare la prossima e non si potrà più sbagliare. Rino Gattuso lo sa bene e si affaccia alla prossima annata calcistica con la consapevolezza che non potrà che essere l'ultima di transizione. Sarà un anno di tirocinio europeo grazie ad un Europa League che dovrà essere il trampolino di lancio per la massima competizione europea, a cui si aspira ad arrivare attraverso l'obiettivo minimo del quarto posto. In attesa che si raggiunga il sesto in questa Serie A, la società è proiettata ad una campagna acquisti che dovrà sensibilmente rafforzare l'organico rossonero.

Il tecnico ha fatto sapere che a questo gruppo manca esperienza, pur rappresentando un'ottima base su cui costruire il futuro, grazie ad un'età media sensibilmente bassa.

Milan: le esigenze ormai sono chiare

Il Milan, come ormai anche i muri sanno, non avrà la stessa possibilità di un anno fa nel poter attingere liquidità per la campagna acquisti. Questo non equivale ad un ridimensionamento dei piani, dato che la rosa ha diversi petali superflui che potranno fungere da "bancomat". E non solo quelli che nell'ultima stagione hanno giocato a Milano. Tanto per fare un esempio il Torino deve ancora versare più di dieci milioni per esercitare l'obbligatorio diritto di riscatto sul cartellino di Niang.

In giro ci sono altri calciatori che qualora dovessero cambiare maglia assicurerebbero qualche "milioncino" da spendere al club rossonero. L'esempio più eclatante è quello di Verdi del Bologna. Qualora i felsinei decidessero di cederlo ad un qualsiasi club, al Milan toccherebbe una percentuale che secondo i rumors è quella del 20%.

Non esattamente spiccioli per un calciatore candidato a valere almeno venti milioni.

Milan: si lavora ai fianchi della Roma

Il Milan cerca gol per l'attacco e cerca una strategia per spendere il meno possibile per trovare un bomber esperto ed affidabile. L'idea Dzeko a giorni alterni si ripropone, ma desso pare esserci un altro modo per arrivarci.

Data per scontata la cessione di Kalinic che consentirebbe di mettere in cassa circa venti milioni da investire, l'altra carta da giocare sarebbe rappresentata da un cavallo di ritorno: Carlos Bacca. Il Villareal per riscattare il colombiano dovrebbe tirar fuori circa quindici milioni di euro e la richiesta di sconto potrebbe non essere applicata dai rossoneri. A quel punto il giocatore sembra essere una contropartita interessante da proporre ai giallorossi che, trovandosi già un attaccante affidabile in casa, potrebbero sensibilmente abbassare le pretese per il bosniaco. Dzeko per Bacca più soldi è ad oggi un'idea che rischia di decollare nelle prossime settimane, quando pare abbastanza chiaro che possa esserci un incontro tra Mirabelli e Monchi.

Quest'ultimo potrebbe ritenere il ciclo del centravanti a Roma chiuso: riceverne uno validpo in cambio ed avere risorse per andare a comprarne un altro potrebbe essere una prospettiva allettante. E attenzione: Bacca è un pupillo di Monchi sin dai tempi del Siviglia.