Gli entusiasmi generati tra i tifosi del Trapani, dopo l'indiscrezione relativa ad una cordata capeggiata dall'imprenditore lombardo Marco Bonometti, si sono raffreddati quasi subito. Le parole di Rinaldo Sagramola, in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, lasciano spazio a pochi dubbi: in questo momento nessuno si è fatto avanti per rilevare la società granata dalle mani della famiglia Morace. Lo stesso Sagramola sta 'tastando il terreno', ma l'ex direttore generale del Palermo non sta agendo per conto di nessuna cordata.
Sagramola: 'Mi serve un quadro più chiaro'
Sarebbe stato Giorgio Perinetti a contattare Sagramola per verificare se da parte di qualcuno ci possano essere le condizioni per rilevare il Trapani. Lo stesso Sagramola lo conferma alla Gazzetta, quando sottolinea che "un amico mi ha contattato e questa è l'unica cosa vera, alla luce della scelta della proprietà che ha messo la società in vendita. Ho qualche dato, ma mi serve un quadro più chiaro prima di poter contattare qualcuno eventualmente interessato. Il bilancio offre un aspetto del passato, ma bisogna capire anche la prospettiva attraverso la quale il Trapani potrebbe crescere". E sull'ipotesi Bonometti, Sagramola è categorico. "Non c'è nulla di fondato - spiega - anche se Bonometti fu coinvolto quando si trattò di salvare il Brescia nel 2015. Rimase temporaneamente alla guida fino al momento in cui non siamo riusciti a cedere la società".
Nel comtempo, l'ex dirigente rosanero fa riferimento alle forze imprenditoriali trapanesi. "La prima cosa che serve è capire se tra gli imprenditori locali c'è qualcuno che ha a cuore le sorti del club"
Il tempo stringe
Le ultime notizie, pertanto, non fanno dormire sonni tranquilli a chi ha realmente a cuore le sorti del Trapani Calcio.
La nota diffusa dall'ufficio stampa della società è stata chiara ed ha confermato il disimpegno della famiglia Morace dopo 12 anni. Serve una nuova proprietà che consenta il proseguo dell'attività sportiva, ad iniziare dall'iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie C i cui termini scadono il prossimo 30 giugno.
C'è dunque meno di un mese per trovare una soluzione certa che possa permettere al club siciliano di sopravvivere. La fine dell'era Morace, la migliore della storia ultracentenaria del sodalizio caratterizzata dalla storica promozione in Serie B nel 2013, non deve coincidere con la scomparsa del Trapani dalla geografia del calcio italiano professionistico. Questa è la grande paura della tifoseria e, pertanto, servono certezze che al momento non esistono ed il tempo, purtroppo, non è un alleato in tal senso.