Un vizio di forma, un cavillo presente tra gli atti consegnati al Tribunale Federale Nazionale dal Procuratore Giuseppe Pecoraro, giorni d'attesa e un castello di carte che si accascia sotto il colpo dell'improcedibilità. Il Chievo Verona "salva" momentaneamente la sua Serie A senza neppure passare dall'aula del Tfn, attraverso un errore grossolano che rimanda tutto alla nuova istanza di procedimento a carico di società e dirigenti clivensi. A pagare solamente l'ormai fallita Cesena Calcio che dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B ha ricevuto nella mattinata di mercoledì 25 luglio anche il colpo di grazia della penalizzazione di 15 punti da scontare nel prossimo campionato di competenza che, con ogni probabilità, dovrebbe essere quello di Serie D.

Una giustizia sportiva che continua a viaggiare a due velocità, rapida ed esaustiva con le "piccole", lenta e goffa quando ad essere toccati dai procedimenti risultano le "grandi" della massima serie.

Il Crotone promette battaglia, si va verso il nuovo deferimento

Una vittoria di Pirro per la società del presidente Luca Campedelli "deus ex machina" secondo la Procura Federale del caos plusvalenze in quanto ultimo firmatario dei bilanci societari. Una prassi consolidata visto che l'illecito amministrativo veniva ormai perpetrato in barba ai controlli della Covisoc da ormai tre stagioni. In passato anche un precedente: nel 2008 l'attuale numero uno clivense e la società Chievo Verona "patteggiarono" una pena pecuniaria con la promessa di redimersi.

A distanza di un decennio nulla sembra essere cambiato, per lo meno è questo quello che l'accusa avrebbe mosso fino alla mattinata di oggi al team gialloblu. Se la massima serie potrebbe essere ormai "confermata", la condanna sembra essere altrettanto certa: nei prossimi giorni il Procuratore Federale invierà una nuova nota di deferimento al club veneto contestando nuovamente gli stessi capi d'accusa mossi nei giorni precedenti, questa volta perfezionandone la forma.

Il rischio di penalizzazione è più che una certezza, una pena "pesante" da scontare nel prossimo campionato, salvo sorprese che rimetterebbero in gioco il Crotone, una sottrazione di punti che avrebbe i contorni di una retrocessione rimandata di dodici mesi. Tutto tornerà nelle mani del Tfn con un processo di primo grado che dovrebbe essere celebrato tra il 6 e il 10 agosto, prima dell'inizio del nuovo campionato, prima che tutto possa nuovamente passare in secondo piano e screditare ulteriormente la credibilità del calcio italiano.