L'Inter è tornata in Champions League dopo sei anni e mezzo e lo ha fatto alla sua maniera, vincendo una partita in maniera pazza, andando sotto con il Tottenham per la rete di Eriksen, ma trovando la forza di reagire, pareggiando con Mauro Icardi all'86' e trovando il gol vittoria al 92' con Matìas Vecino. Un match che ha fatto discutere per la telecronaca Sky di Riccardo Trevisani e Daniele Adani, a detta di alcuni troppo accesa, ma anche per la gara giocata dalla squadra di Luciano Spalletti che, dopo un primo tempo equilibrato, dopo la rete del vantaggio degli Spurs ha sofferto rischiando di subire anche il raddoppio, con il risultato salvato da un ottimo Samir Handanovic (qui le pagelle del match contro il Tottenham).

Un match commentato anche dall'ex allenatore del Milan, Arrigo Sacchi, che ha voluto sottolineare come la gara sia stata dominata dagli inglesi per ottantacinque minuti, soffermandosi anche sulla mancanza di coesione del gruppo.

Inter-Tottenham, il commento di Sacchi

Ha commentato il match tra Inter e Tottenham anche l'ex allenatore del Milan ed ex commissario tecnico della Nazionale italiana, Arrigo Sacchi, che sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, si è così espresso sulla sfida del Meazza:

"La Champions League è cominciata e ha dato le prime indicazioni sulle nostre squadre: Juventus dominante, Inter indecifrabile, Roma preoccupante e Napoli indeterminato.

La squadra nerazzurra si è fatta dominare dal Tottenham per ottantacinque minuti, poi è stata brava ad approfittare degli errori commessi dalla squadra inglese trovando il pareggio con un grande gol del centravanti argentino, Mauro Icardi, per poi andare a vincere la partita.

I tifosi erano pronti a fischiare la squadra per la sconfitta prima di questo successo che sperano possa essere utile per portare coraggio, idee e, soprattutto risultati. La squadra nerazzurra fatica a muoversi e giocare come un'unica unità, manca lo spirito giusto, come la collaborazione e l'unità di intenti. Spalletti ha un problema: vuole dare idee e gioco ad un gruppo che non ha ancora la giusta interazione, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista tattico".

Parere discordante

Un parere opinabile quello di Arrigo Sacchi per una serie di motivi. Se è vero che l'Inter ha dei problemi, e questo è inevitabile guardando le prime giornate di campionato, ci sono alcuni punti indiscutibili. Il primo riguarda la mancanza di un gruppo che, invece, ha dimostrato di esserci e di essere molto coeso.

Senza l'unità di intenti, infatti, difficilmente sarebbe arrivata la vittoria contro una squadra, attualmente, più quotata come il Tottenham. Il problema della squadra nerazzurra evidenziato in questo inizio di stagione, invece, potrebbe essere rappresentato dalla mancanza di un giocatore in mezzo al campo in grado di alzare notevolmente il tasso qualitativo della rosa. Un Rafinha o un Luka Modric, per fare un esempio, che potrebbero tornare di moda a gennaio visto il contratto in scadenza con i rispettivi club a giugno 2020. I due giocatori, infatti, hanno già rifiutato un'offerta di rinnovo e sono pronti a chiedere la cessione a gennaio.