Strano il destino di Joao Mario, ma è uno degli aspetti più affascinanti del calcio. Da 'peso morto' a 'separato in casa' e chi più ne ha, più ne metta. I tifosi interisti sono stati impietosi nei suoi confronti, ma alla fine chi può dar torto all'appassionato popolo nerazzurro? Nell'estate del 2016 il suo sbarco a Milano era costato 45 milioni di euro (40+bonus), il secondo acquisto più oneroso della storia dell'Inter dopo quello di Christian Vieri. Raramente si è ammirato a San Siro e dintorni lo stesso lucido centrocampista dell'Europeo di Francia, perno della nazionale portoghese che ha vinto il titolo continentale.

Lo scorso luglio è tornato dal prestito al West Ham, la società sperava in qualche modo di far cassa con la sua cessione, ma di offerte 'pesanti' nemmeno l'ombra. Joao Mario è dunque rimasto a disposizione di Luciano Spalletti e si è allenato con i compagni 'in attesa di sistemazione', considerato che è stato anche escluso dalla lista Champions.

Nainggolan ancora ai box

Poi il tecnico lo ha gettato nella mischia a Roma, contro la Lazio ed il portoghese lo ha ripagato con una prestazione più che convincente. La successiva gara vinta 5-0 contro il Genoa lo ha visto mattatore assoluto, migliore in campo ed autore di un gol. Insomma, Joao Mario è tornato improvvisamente utile alla causa e potrebbe dunque fare la sua parte nella gara più difficile, la trasferta sul terreno di una Juventus che non perde un colpo o, quanto meno, lo perde molto raramente.

Spalletti non dispone di Nainggolan, non è una novità e qui i commenti dei tifosi ormai più che dubbiosi sulla reale efficienza fisica del Ninja si sprecano. Ecco che quel ruolo potrebbe essere occupato dal portoghese, tutto lascia presagire che sarà titolare sulla trequarti, in posizione centrale, alle spalle di Mauro Icardi.

I dubbi di Spalletti

I dubbi di Luciano Spalletti sono invero pochi e, a meno di sorprese, la formazione nerazzurra che giocherà allo Stadium è presto fatta. Il patema, forse l'unico che attanaglia il tecnico dell'Inter riguarda la titolarità della corsia esterna sinistra alta: il rendimento di Ivan Perisic è a dir poco sconcertante, di contro c'è Keita in vistosa crescita.

Scelta saggia sarebbe quella di affidarsi al senegalese, ma l'impressione è che Spalletti voglia concedere ancora una possibilità al vice campione del mondo. A proposito di croati, torna disponibile Sime Vrasljko, un altro che fa disperare i tifosi per i continui acciacchi, insieme al tormentone di aver lasciato campo libero proprio alla Juve in quel ruolo per Joao Cancelo. Anche in questo caso sarebbe saggio affidarsi a Danilo D'Ambrosio, forse in questo speifico caso sarà la saggezza ad avere la meglio.

La probabile formazione

Difficile che Spalletti si discosti dal canonico 4-2-3-1, dunque ipotizziamo Handanovic tra i pali, D'Ambrosio ed Asamoah esterni bassi, con Skriniar e De Vrij nel ruolo di centrali.

A loro il compito di fronteggiare lo spauracchio Cristiano Ronaldo, ma indipendentemente dal divin portoghese, la Juve possiede infinite capacità di concretizzare l'azione. Il muro nerazzurro, pertanto, affronta la prova più dura. Relativamente al centrocampo, Brozovic e Vecino dovrebbero essere i titolari in mediana ed in posizione più avanzata giocherebbe il citato Joao Mario, con Politano e Perisic (o Keita) larghi sulle fasce. Ad Icardi il compito di far male alla Juve, cosa che nella sua carriera gli è riuscita spesso anche se raramente le sue prodezze sono servite a battere la Vecchia Signora.