È durata poco la terza avventura di Juric sulla panchina del Genoa (quinta se contiamo anche le esperienze nella squadra primavera), solo 7 partite di campionato e una di Coppa Italia. Dopo solo tre punti in sette gare di Serie A, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la clamorosa sconfitta di oggi nei sedicesimi di coppa contro la modesta Virtus Entella. Una sconfitta che, come già detto, è solo l'ultima nota stonata di una canzone cantata disastrosamente.

Ivan Juric era tornato al Genoa dopo la sconfitta per 1-3 subita in casa contro il parma, che era costata la panchina a Davide Ballardini.

La scelta della società non aveva incontrato i favori della piazza, che si era schierata dalla parte di Ballardini ritenendo inutile un esonero, visto che il tecnico aveva conquistato 12 punti in 7 giornate di campionato. L'unico che sembrava pienamente convinto della decisione era il presidente Preziosi, che definì il tecnico "scarso" e si lamentò, definendo ingiustificabile una sconfitta in casa contro il Parma.

Ed ecco che la scelta del sostituto ricade sull'allenatore croato, già a libro paga del Genoa, visti i suoi due esoneri. Il pareggio contro la capolista Juventus sembrava segnare l'inizio di un corso positivo, ma la luce si è spenta subito dopo e la squadra ligure ha iniziato ad andare a sbattere contro risultati disastrosi.

Perfino Piatek ha smesso di segnare e lui, fino ad allor,a era stato il capocannoniere di Serie A (e lo è tuttora, ma soltanto per la media goal stratosferica delle prime giornate).

La sconfitta in Coppa Italia contro l'Entella

Oggi, sulla carta, doveva essere una giornata tranquilla per l'ambiente rossoblu. Si prospettava, infatti, un agile passaggio del turno contro una squadra che ondeggiava tra la Serie B e la Lega Pro, ma visto che non c'è limite al peggio arriva la mazzata che sotterra ancora di più le flebili ambizioni della squadra.

L'Entella vince ai rigori per 7 a 6 e passa agli ottavi di finale, mentre il Genoa viene rispedito a casa col morale sotto i tacchi. Tagliente come la lama di un rasoio arriva dunque l'ennesimo esonero per un tecnico che non sembra trovare pace.

Il sostituto è un altro tecnico che non trova pace dal 2014, dopo una cocente eliminazione ai gironi dei mondiali: Cesare Prandelli. L'ex CT della nazionale è pronto a guidare la squadra già da domani, in preparazione della delicata sfida contro la Spal. Sarà l'inizio di una splendida relazione o di un altro tormentato rapporto?