Dopo la sconfitta casalinga per due reti a zero contro la Real Sociedad, non si può certo dire che il 2019 del Real Madrid sia iniziato nel migliore dei modi. A dirla tutta, la stagione dei Blancos finora sta decisamente deludendo le aspettative: la squadra di Santiago Solari, infatti, occupa la quinta posizione nella Liga e si trova già a 10 lunghezze di distacco dalla capolista Barcellona. Luka Modric, uno dei leader della squadra, ha espresso tutta la sua rabbia e frustrazione al termine del match.

Modric non ci sta e fa autocritica

E' un Luka Modric insolito quello visto in zona mista dopo la brutta sconfitta casalinga del Real Madrid contro la Real Sociedad.

Il centrocampista croato, solitamente pacato, sembra infatti non aver digerito l'ennesimo k.o della sua squadra: "Molti di noi non sono al solito livello, non possiamo giocare così", ha commentato duramente il numero dieci del Real Madrid, "non possiamo iniziare così 'di me**a' all'inizio di ogni partita", ha poi proseguito, rincarando la dose. Il neo Pallone d'Oro, dunque, è apparso più furioso che mai, dichiarando apertamente che non si tratta di una questione di sfortuna, ma di altre ragioni, per le quali ci sarebbe bisogno di parlare in maniera chiara. Il vice campione del mondo, inoltre, non cerca alibi: nonostante la terribile serata del VAR, infatti, a parer suo non è stata la direzione di gara ad aver determinato la prima sconfitta del Real Madrid in questo 2019.

"Dobbiamo ragionare da uomini e sistemare cose", ha poi concluso.

Disastro Real: le possibili cause

Nemmeno il peggiore dei pessimisti si sarebbe aspettato una prima parte di stagione così disastrosa da parte del Real Madrid. Nulla è servito, a tal proposito, il cambio in panchina: l'esonero di Lopetegui dopo pochi mesi dal suo insediamento, con l'approdo successivo di Santiago Solari, non ha dato alla squadra quella scossa che tutto l'ambiente madrileno si aspettava.

Ecco che, dalle parti del capoluogo spagnolo, inizia ad aleggiare lo spettro della cosiddetta "stagione di transizione": dopo anni di successi, infatti, sembrano esserci i presupposti per un'annata da "zeru tituli". A dir la verità, i presupposti si possono già rintracciare dalla scorsa estate, e più precisamente da due addii che, ad oggi, non si può certo dire siano stati rimpiazzati nel migliore dei modi.

Il primo, in ordine cronologico, è quello di Zinedine Zidane, capace di portare nella bacheca di Florentino Perez tre Champions League. Il secondo, ancora più importante, è quello di Cristiano Ronaldo, che ora sta facendo le fortune del suo nuovo club (la Juventus) con il quale ha promesso di voler vincere anche in Europa. Ora, a 10 punti di distacco dal Barcellona, i Blancos non possono far altro che concentrarsi su una sfida che, al momento, potrebbe valere un'intera stagione: il doppio confronto europeo con l'Ajax. Non superare gli ottavi di finale di Champions, a Madrid, rappresenterebbe un vero e proprio "dramma sportivo".