Un pari senza grandi emozioni quello arrivato ieri alla Dacia Arena nel match tra Udinese e Inter, valido per l'anticipo della trentacinquesima giornata di Serie A. Un punto che ha permesso alla squadra nerazzurra di portarsi a più quattro sull'Atalanta quarta e, soprattutto, a più cinque sulla Roma quinta in classifica, avvicinandosi dunque alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Settimana prossima la squadra di Luciano Spalletti giocherà in casa contro il Chievo Verona al Meazza nel posticipo del lunedì. Una partita, quella giocata a Udine, che ha visto poche occasioni da gol, su tutte quelle di Radja Nainggolan nel primo tempo e quelle di De Vrij e Keita nella ripresa.

Ravezzani e il Var di Udinese-Inter

Non sono mancate le polemiche arbitrali per alcuni episodi avvenuti durante Udinese-Inter, nonostante alla fine il match non abbia vissuto grandi tensioni. Anche nel post partita, tra l'altro, nessuno degli allenatori o dei giocatori delle due squadre ha fatto riferimento a quanto successo nel corso della partita. Il noto giornalista e direttore di Telelombardia e Top Calcio 24, Fabio Ravezzani, ha voluto mettere in risalto due episodi su tutti. Si è parlato del possibile rigore non fischiato all'Udinese per un intervento scomposto di Brozovic a fine primo tempo ma c'è un altro episodio che sembra essere passato in secondo piano e che avrebbe danneggiato l'Inter.

Questo quanto sostenuto sul proprio profilo Twitter:

"È del tutto inconcepibile che la Var non sia intervenuta per il chiarissimo fallo da rigore di De Maio su Icardi. Un fatto grave. C’era anche un mezzo rigore di Brozovic su Mandragora. Ma su quello si può discutere, su De Maio no. Var e Inter non vanno proprio d’accordo".

Gli altri episodi

Il Var, dunque, avrebbe danneggiato l'Inter e non sarebbe la prima volta nel corso di questa stagione.

Ci sono stati altri due episodi che hanno fatto sicuramente più rumore visto che hanno avuto un'influenza maggiore sul corso del match. Il primo a inizio campionato con il fallo di mano netto sulla linea di porta non visto di Dimarco in Inter-Parma, con rigore negato e conseguente espulsione e si era sullo 0-0. Il terzino ducale, tra l'altro, qualche minuto dopo ha messo a segno anche il gol vittoria.

Il secondo episodio, che ha fatto ancora più rumore è stato quello del rigore fischiato contro a Firenze, contro la Fiorentina. Si era sul 2-1 e la partita era praticamente finita essendo il 96'. In quel caso, però, più che il Var a sbagliare fu l'arbitro Abisso che fischiò un fallo di mano di D'Ambrosio nonostante il terzino avesse preso il pallone di petto.

Chi era al Var richiamò il direttore di gara sottolineando come non ci fossero gli estremi per il penalty. Dopo aver rivisto l'episodio, però, Abisso ha confermato la decisione presa scatenando mille polemiche e venendo sospeso per un mese dall'AIA.