Uno dei grandi acquisti dell'Inter la scorsa stagione è stato sicuramente Radja Nainggolan. Il centrocampista belga è arrivato dalla Roma per venticinque milioni di euro più i cartellini di Davide Santon e Nicolò Zaniolo, in un'operazione complessiva da quaranta milioni di euro. Il suo rendimento è stato condizionato da alcuni problemi fisici, di cui uno abbastanza grave accusato già durante il ritiro estivo. Poi c'è stato l'infortunio alla caviglia subito nel derby, senza dimenticare la sospensione avuta a Santo Stefano, che gli ha fatto saltare il big match contro il Napoli, a causa dell'ennesimo ritardo agli allenamenti.

Una serie di motivi che potrebbe condizionare la permanenza del Ninja a Milano.

Il futuro di Nainggolan

L'Inter ha deciso di puntare su Antonio Conte come nuovo allenatore per cercare di fare quel salto di qualità definitivo in Italia e in Europa. Il neo tecnico nerazzurro ha avuto più summit di mercato in queste prime settimane con i dirigenti e con il presidente, Steven Zhang. L'ex allenatore del Chelsea, inoltre, ha avuto modo in questi mesi di analizzare la rosa nerazzurra, studiando gli avvenimenti. Per questo motivo ha deciso di bocciare l'ex capitano, Mauro Icardi, soprattutto dopo aver sentito alcuni esponenti dello spogliatoio.

L'argentino, comunque, non sarebbe l'unico a non rientrare nei piani di Conte per la prossima stagione.

Il tecnico pugliese, infatti, avrebbe deciso di non puntare neanche su Radja Nainggolan per la prossima stagione. Una mossa abbastanza a sorpresa viste le caratteristiche del giocatore, che si sposerebbero alla perfezione con il modo di giocare dell'allenatore. Il tutto dettato anche da quanto successo, appunto, lo scorso anno, tra ritardi e problemi fisici.

La scelta di Conte e Marotta

Radja Nainggolan attualmente è a bilancio per trenta milioni di euro e anche per questo motivo diventa difficile riuscire a cederlo sul mercato. Sia Antonio Conte che Giuseppe Marotta, però, avrebbero deciso di non puntare sul centrocampista belga che, come Icardi, verrà convocato per il ritiro a Lugano, che si terrà dall'8 al 14 luglio, ma non farà tattica e non parteciperà all'amichevole che chiuderà il ritiro.

Una bocciatura pesante e senza appello, con l'amministratore delegato della società nerazzurra che, stando a quanto riportato da Il Corriere dello Sport, sarebbe pronto a cedere il Ninja anche in prestito pur di non puntare su di lui.

Bisognerà vedere se l'ex giocatore della Roma riuscirà a far cambiare idea al proprio allenatore proprio durante il ritiro in Svizzera. L'occasione potrebbe averla soprattutto se entro quella data, oltre a Sensi e Barella, non arriverà un altro centrocampista.