A poco meno di un mese dall'esonero di Massimiliano Allegri la Juventus non ha ancora annunciato il suo erede perché il tecnico designato, Maurizio Sarri, non è stato ancora liberato dal Chelsea. Il tempo per ottenere la rescissione sembrerebbe essere arrivato, eppure finché non ci sarà l'ufficialità molti temono che qualcosa non vada per il verso giusto, visto che il proprietario dei blues Roman Abramovic e il direttore generale Marina Granovskaia sarebbero soggetti poco malleabili. Domani dovrebbe essere il giorno giusto per ottenere il divorzio dal Chelsea e la Juventus spera di poter avere l'ex Napoli senza pagare l'indennizzo di 6 milioni di euro richiesti dai londinesi: il procuratore Ramadani in questi giorni ha lavorato in tal senso puntando sul fatto che i tifosi e la dirigenza vorrebbero portare a Stamford Bridge l'ex bandiera Frank Lampard, attualmente in forza al Derby County.

Il ds oltre a Sarri punta a Palmieri

Paratici oltre a Sarri vorrebbe inserire nella trattativa Emerson Palmieri. Il terzino azzurro è nel mirino del ds fin da quando era in forza alla Roma, ora che è uno dei preferiti dell'ex banchiere sarebbe ancora più importante portarlo all'ombra della Mole. La chiave per sbloccare definitivamente la trattativa con il Chelsea sarebbe proprio il pupillo di Sarri, Gonzalo Higuain. Il Pipita, dopo lo sbarco di Cristiano Ronaldo a Torino, è stato ceduto con la formula del prestito al Milan, ma qui l'argentino non ha trovato fortuna, per cui a gennaio grazie all'intercessione di Sarri si è trasferito alla sua corte, sempre in prestito, ma anche qui non ha soddisfatto per nulla le aspettative.

il club di Abramovic non avrebbe nessuna intenzione di riscattarlo, anzi pretenderebbe dalla Juve uno sconto sulla tranche di 9 milioni di euro, in scadenza in questi giorni.

Il divorzio del tecnico passa dal Pipita

A questo punto, la dirigenza della Continassa, pur di porre fine al braccio di ferro e ottenere Sarri, potrebbe concedere lo sconto richiesto dal club inglese, anche se a bilancio non ci sarebbero più i 18 milioni di euro previsti per il prestito del ragazzo di Brest, il quale a questo punto tornerà tra i bianconeri ma il cui futuro sarà lontano da Torino perchè da tempo non rientrerebbe più nei piani della dirigenza.

Vendere Gonzalo non sarà facile perchè avrebbe poco mercato e sarebbe difficile anche inserirlo come contropartita tecnica: quest'estate il chief football oficer avrà un bel da fare per piazzare sul mercato l'ex Napoli anche perché ha bisogno di fare cassa per finanziare i futuri acquisti necessari a consentire al tecnico di mettere in campo il suo sistema di gioco, antitetico a quello praticato da Allegri.