Sarebbe Lovren l’ultima idea del Milan per rinforzare la difesa. Secondo Sportmediaset, che cita la stampa inglese, la dirigenza rossonera avrebbe avviato i primi contatti per il centrale, pronto a lasciare il Liverpool per circa 28 milioni di euro; uno degli ostacoli sarebbe però l'ingaggio da sei milioni, senza contare che sul croato ci sarebbero anche Roma e Napoli. La retroguardia è il primo reparto da rinforzare per i rossoneri che si sarebbero inseriti anche nella corsa a Manolas. Nel frattempo è ufficiale il divorzio di Giampaolo dalla Sampdoria, il tecnico è ora pronto a sedersi sulla panchina che nell’ultima stagione è stata di Rino Gattuso.
Milan: è Lovren il nome nuovo per la difesa
E’ quindi Lovren, secondo diverse indiscrezioni, il nuovo candidato per la difesa del Milan. Il suo nome è più di un’idea e a dimostrarlo c’è la notizia di oggi di un contatto diretto tra la dirigenza rossonera e gli agenti del calciatore. La trattativa potrebbe nascere davvero, visto che il giocatore avrebbe già deciso di lasciare il Liverpool, sua attuale squadra. L’entourgare del croato, secondo quanto riportato dal tabloid inglese Daily Star, è in Italia per provare a trovare una nuova squadra al proprio assistito. E così, ecco che il Milan sarebbe pronto a farsi sotto. Ovviamente per ora tutto è in stato embrionale, la richiesta del Liverpool è di 28 milioni di euro, non poco, e il forte difensore centrale ha uno stipendio da sei milioni di euro a stagione, altro ostacolo che potrebbe frapporsi tra Lovren e il suo arrivo in Italia.
Senza contare che, visto l’addio sempre più vicino ai Campioni d’Europa in carica, la concorrenza tenderà ad aumentare e potrebbe arrivare anche tra i confini nazionali, visto che negli ultimi tempi sia Roma che Napoli sono stati accostati al calciatore.
Chi è il centrale che piace ai rossoneri
Ma chi è Dejan Lovren? E perché mezza Italia sembra essere pronta a correre per portarselo a casa?
Nato a Zenica, in Croazia, 30 anni fa, Lovren inizia il suo percorso in patria tra Karlovac e Dinamo Zagabria, con cui fa il suo esordio tra i professionisti nel 2005. Il talento è sotto gli occhi di tutti, Don Balon, popolare giornale spagnolo, lo inserisce nel 2010 tra i migliori giocatori nati dopo il 1989 e così, nel gennaio del 2010, il Lione lo acquista per otto milioni di euro.
La sua carriera fa un ulteriore scatto nel 2013 quando approda in Premier League al Southampton, ma è l’anno dopo che Lovren ha la sua grande occasione. Il Liverpool per lui spende 25 milioni e per quattro anni ne fa il suo baluardo difensivo. L’arrivo l’anno scorso di Virgil Van Dijk cambia però le gerarchie e, dopo le 18 presenze di questa stagione, Lovren decide di lasciare i Reds e cercarsi una nuova squadra per rivitalizzare una carriera che lo ha visto vincere una Champions League, quest’anno, una Coppa di Francia, due campionati di Croazia e una coppa nazionale sempre nel suo Paese.
Il croato alternativa 'economica' a Manolas
Ed è da qui che nascerebbe la trattativa con il Milan. Il nome è caldo, i contatti con l’entourage significano che i dirigenti rossoneri credono nelle sue qualità e nel suo carisma.
La sensazione è che sarebbe l’uomo giusto da affiancare a Romagnoli per regalare a Giampaolo una coppia di centrali di alto livello. Il tecnico d’altronde ha nei movimenti della linea difensiva uno dei suoi pallini e quindi ha bisogno di giocatori all’altezza della situazione. Come tutte le squadre di alta fascia, il Milan però non può fermarsi a Lovren e così, da stamattina circola con insistenza il nome di Manolas, corteggiato anche da Napoli e Juventus e pronto a lasciare la Roma. I giallorossi hanno bisogno di fare cassa e il greco è il primo indiziato. Il costo del cartellino è già fissato, visto che nel contratto c’è una clausola rescissoria da 36 milioni di euro. Ma chi è meglio tra Lovren e Manolas per il nuovo Milan?
Difficile dirlo, il primo ha grande esperienza internazionale, un palmares più importante e costa meno. Il secondo ha sì un prezzo più alto, ma conosce già il calcio italiano e proprio in serie A ha dimostrato di essere una garanzia di affidabilità di rendimento.