Molti top club di Serie A, a fine stagione, hanno deciso di cambiare guida tecnica, Juventus in primis. Andrea Agnelli ha capito che il ciclo Allegri, seppur vincente in Italia da cinque anni, era ormai ai titoli di coda, per cui ha ritenuto opportuno affidare la squadra a Maurizio Sarri, allenatore con una filosofia di gioco agli antipodi rispetto al conduttore precedente. Il nuovo tecnico allena la squadra da poco più di una settimana e Federico Bernardeschi ha fatto un primo bilancio sul suo ruolo e sul nuovo modo di stare in campo, nell'intervista rilasciata a "La Gazzetta dello Sport".

Su Sarri

Spesso l'ex Fiorentina è stato tacciato di discontinuità, lui a riguardo pensa che ciò non sia dovuto ad una questione mentale, quanto piuttosto ad un ruolo poco definito. Durante la partita l'attaccante perdeva concentrazione perché con Allegri era costretto a cambiare posizione in corso d'opera, ora la soluzione prospettata anche dal tecnico, sarebbe giocare in un ruolo ben definito: "Specializzarmi può aiutarmi a trovare autostima". il tecnico di Valdarno al momento lo sta impiegando nella posizione d'esterno destro nel 4-3-3, ma l'intervistato ha precisato che anche da trequartista nel 4-3-1-2 si troverebbe a suo agio. Nella passata stagione ha giocato da mezzala, anche questo un ruolo confacente alle sue caratteristiche.

Cambiare posizione in campo può essere stimolante, ma per la continuità, secondo Bernardeschi, occorre la specializzazione. Indicate le sue mansioni, Bernardeschi ha parlato del nuovo modus operandi di Sarri. Il lavoro dell'ex Napoli è incentrato sugli esercizi con la palla, da eseguirsi a ritmi altissimi. L'atteggiamento rispetto alla passata stagione si è evoluto perché mira ad avere una connotazione di gioco bene definita: "Ora c'è un'idendità di gioco importante".

Il tecnico di Valdarno, secondo l'intervistato, ha un metodo di lavoro agli antipodi di quello "allegriano", nonostante ciò la squadra si sta trovando bene ed è molto contenta di averlo in panchina.

Le anti Juve

Oltre alla Juve anche l'Inter ha cambiato allenatore sostituendo Spalletti con Conte. Il numero 33 bianconero vede come un ulteriore stimolo il fatto che le rivali possano dare battaglia alla sua squadra: "Il campionato sarà una sfida.

È bello, stimolante". In Italia per l'intervistato si stanno costituendo tante squadre forti: Inter, Napoli, Roma, Milan, Atalanta, tra queste le candidate a contendere lo scudetto ai campioni d'Italia sarebbero i nerazzurri e i partenopei. Da anni la Juve rincorre la Champions League ed ogni stagione sembra quella giusta, perché secondo Bernardeschi per conquistarla occorre avere come alleata la fortuna che però bisogna aiutare cercando di limare anche i minimi dettagli.