La Juventus nella sessione di Calciomercato appena conclusa non è riuscita a sfoltire la rosa dagli esuberi, con grande disappunto del nuovo allenatore Maurizio Sarri che ha già escluso alcuni campioni. Il clima idilliaco del mondo bianconero, a causa di questo sovraffollamento, rischia di essere sconvolto come dimostra la reazione di Emre Can dopo l’esclusione dalla lista Champions League per la fase a gironi. A parlare della burrasca in atto in casa Juventus è Enzo Bucchioni nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.

Il caso Can

Innanzitutto, il giornalista ha sottolineato che lo sfogo del centrocampista contro allenatore e società è un caso raro nel mondo bianconero, infatti in 20 anni si possono contare 3-4 episodi simili, uno dei quali è stato Stephan Lichtsteiner.

L’esternazione rabbiosa dell’ex Liverpool è stranamente sfuggita alla contraerea della comunicazione bianconera, prendendo tutti alla sprovvista. Dopo aver tuonato, Can è tornato formalmente indietro, ma ciò non toglie che l’emergenza sia in atto e insabbiarla per Bucchioni sarebbe un errore: “Emre Can è un campanello d’allarme fortissimo che dev’essere ascoltato e analizzato per evitare di compromettere o anche soltanto intaccare un lavoro di grandissimo livello e una squadra straordinaria”. Analizzando il mercato della Vecchia Signora, l’editorialista ha evidenziato come in entrata Fabio Paratici abbia lavorato bene con l’acquisto di Aaron Ramsey, Adrien Rabiot a parametro zero e con il colpo ad effetto Matthijs De Ligt in difesa, ma in uscita senza il supporto dell’attuale AD nerazzurro Beppe Marotta non è riuscito a concludere le tante contrattazioni intraprese.

La lista Champions League è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, tant’è che dopo le parole di fuoco di Emre Can, indiscrezioni della stampa sportiva avrebbero portato alla luce un duro confronto tra il ds e l’allenatore, il quale durante la tournée estiva aveva chiesto un organico di 18-19 uomini, lui che lavorerebbe volentieri con ancora meno giocatori.

La mina vagante

L’ex bancario non solo reputa che un organico così appesantito possa essere dispersivo per la sua tattica, ma anche i malumori dei calciatori non impiegati potrebbero influenzare negativamente i compagni. Come ha sottolineato il giornalista, escludere il croato e il tedesco non è stato facile per il tecnico di Valdarno: “Cancellare due giocatori importantissimi come Emre Can e Mandzukic dalla lista Champions è stato molto duro e l’allenatore si è sentito solo”.

Dopo l’ira del centrocampista, secondo Bucchioni potrebbe manifestarsi quella di Mario Mandzukic. Il croato, in realtà, ha rifiutato diverse offerte di alcuni top club (Manchester United e PSG), ma forse avrebbe sperato ugualmente nell’inserimento in elenco. La dirigenza starebbe lavorando per un suo trasferimento negli Emirati Arabi, ma Marione avrebbe ancora voglia di calcio vero: “Il croato resta una bomba innescata che si aggira nello spogliatoio e il mercato di gennaio è lontanissimo". I tifosi pensano che avendo più campioni in rosa, le cose possano andare meglio, invece il giornalista ritiene che gli esuberi rischiano di minare il buon lavoro svolto fino adesso da Sarri.