La Serie A, dopo le prime due giornate, ha chiuso momentaneamente i battenti per dare spazio alle Nazionali. La Juventus, impegnata in un cambiamento radicale, chiude questa prima mini tranche con un bilancio positivo, sia per il punteggio pieno con il quale guida la classifica in coabitazione con Inter e Torino, sia per il cambiamento voluto da Andrea Agnelli che starebbe procedendo sui giusti binari. La dirigenza della Continassa, esonerando Massimiliano Allegri e ingaggiando Maurizio Sarri, ha voluto dare uno scossone ad un gruppo diventato abitudinario.
La scelta sembra funzionare sia per il tecnico che per il gruppo, come dimostrano le parole di elogio, ricambiate, pronunciate recentemente dal tecnico nei confronti di squadra e società.
Corrispondenza di amorosi sensi
L’allenatore ex Napoli e Chelsea è rimasto piacevolmente stupito dal materiale umano che ha trovato in rosa. Nonostante l’organico sia costituito da grandi campioni che hanno vinto tanto o, nel caso di Cristiano Ronaldo, tutto, ha trovato umiltà e disponibilità nell’apprendere il nuovo modo di stare in campo. Il punto di forza del 'Sarri Ball' è la difesa che deve seguire degli automatismi ben precisi e sincronizzati per funzionare: ebbene, i professori del reparto, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci si stanno adeguando egregiamente ai nuovi insegnamenti.
Le gare contro Parma e Napoli hanno evidenziato ancora meccanismi in rodaggio, ma sarebbe assurdo che tutto fosse perfetto in questo momento. Anche Miralem Pjanic ha accettato la sfida dell’allenatore di Valdarno di giocare come Jorginho per arrivare a toccare circa 150 palloni a partita. Altro motivo di soddisfazione per l’ex banchiere è il fatto che, durante la sua assenza dovuta alla polmonite, il gruppo ha seguito i suoi dettami divulgati dal vice Martusciello.
L’approdo all’ombra della Mole sta giovando sia al tecnico che al gruppo. Il mister prima delegava il suo staff a parlare con i giocatori, ora si starebbe esponendo in prima persona e con questo modo di fare avrebbe guadagnato la fiducia dei calciatori.
L'eccezione
L’avventura intrapresa con la Juve è l’occasione della vita e il tecnico non vorrebbe sprecarla, tant’è che il suo unico obiettivo è pensare notte e giorno a come portare la squadra alla vittoria: “Mi sveglio al mattino e penso a come far vincere la squadra”.
I giocatori, da sempre pronti al sacrificio, sono stati stimolati dai metodi accattivanti di Sarri. Gli allenamenti, imperniati su esercizi con il pallone, partitelle e sfide coinvolgenti, hanno capitalizzato la dedizione del gruppo. Tra i calciatori qualcuno, da ieri, dopo la presentazione della lista per la fase a gironi di Champions League, non sarà però più molto grato all’ex Napoli. Ma purtroppo ci sono delle regole da seguire e l’organico bianconero vanta degli esuberi per cui qualcuno doveva restare fuori ed è toccato a Emre Can e a Mandzukic. Il tedesco, di origini turche, è rimasto molto deluso, mentre il croato, che ha rifiutato durante la sessione di mercato di trasferirsi in grandi club come Manchester United e PSG, era quasi sicuro dell’esclusione.