La nona giornata del campionato di Serie A, è stata contraddistinta dai pareggi di tutte e tre le big del campionato: infatti Juventus, Inter e Napoli sono state fermate da squadre sulla carta inferiori come Lecce, Parma e Spal.

Sabato 26 Ottobre si giocava Lecce-Juventus e nemmeno i tifosi pugliesi più ottimisti avrebbero puntato sulla squadra salentina che, invece, è riuscita a riacciuffare la formazione allenata da Maurizio Sarri, inizialmente andata in vantaggio con Dybala al 50' del secondo tempo su calcio di rigore, grazie a Mancosu al 56', sempre dal dischetto.

L'Inter non coglie la sua ghiotta occasione

Sempre di Sabato, alle ore 18, si è giocata Inter-Parma, con gli uomini allenati da Antonio Conte che avevano la ghiotta occasione di scavalcare la Juventus e andare da soli in testa alla classifica a +2.

La partita era sembrata mettersi in discesa grazie al gol di Antonio Candreva, ma l'uno-due messo a segno da Karamoh prima e Gervinho poi, ribaltano il risultato e l'Inter è costretta a un gioco di sacrificio: solo nel secondo tempo riesce a trovare il pareggio grazie a Lukaku che si fa trovare pronto al posto giusto nel momento giusto. Il club del biscione resta dunque secondo in classifica alle spalle della Juventus.

Al Napoli non riesce il riavvicinamento

Ma se Juventus e Inter compiono un mezzo passo falso, anche il Napoli nella trasferta di Ferrara getta alle ortiche l'occasione di avvicinarsi alla vetta. Dopo un iniziale vantaggio di Milik al 9' minuto del primo tempo, ecco che Kurtic, al 16', rimette le cose a posto, regalando alla Spal un prezioso pareggio in chiave salvezza.

Il Napoli resta comunque nelle zone nobili della classifica, alle spalle di Juventus, Inter e di una meravigliosa Atalanta, che se in Champions League pare pagare l'inesperienza, in campionato continua a volare, schiantando una spenta Udinese con un sonoro 7 a 1: in gol Ilicic, Muriel (tripletta), Pasalic e Traorè, mentre Okaka firma il gol della bandiera per i bianconeri.

Il Milan non riesce a rialzare la testa

La nona giornata di Serie A riservava anche un match di lusso alle ore 18 di domenica: la Roma sfidava un Milan arrabbiato e con tanta voglia di rivalsa, per iniziare a racimolare punti per la corsa Champions. Ma spesso nel calcio non bastano la grinta e la voglia e nemmeno la scossa data dal nuovo allenatore Pioli, chiamato in corsa a sostituire un deludente Giampaolo che non aveva mai saputo dare un'identità alla squadra. Purtroppo per il Diavolo e i suoi tifosi, la Roma vince 2 a 1, spedendo il Milan al 12° posto e con il morale sotto i tacchi: nell'ambiente rossonere urge una scossa e soprattutto investimenti importanti da parte della società nel mercato invernale, prima che la situazione si faccia davvero "bollente".