Domani lo stadio di San Siro ospiterà Inter-Juventus, sfida da sempre molto sentita da entrambi i club perché sono acerrimi nemici. Maurizio Sarri, nella conferenza di vigilia, ha parlato delle sue scelte e della pericolosità degli avversari. In prima battuta il tecnico afferma che non ha ancora deciso chi tra Gonzalo Higuain e Paulo Dybala affiancherà Cristiano Ronaldo in attacco. I due argentini sono entrambi in forma e la scelta potrebbe far arrabbiare chi rimarrà in panchina al fischio d’inizio, ma di ciò lui non si preoccupa, anzi giudica positiva la reazione dell’escluso.

Gli avversari, secondo Sarri, sono in buona salute e l’hanno dimostrato anche nell’ultima partita contro il Barcellona, ma nello scontro diretto di domani sera non vede una favorita: “Nella partita singola non si può parlare di favoriti, sono due grandi squadre e io vedo solo l’aspetto positivo di giocare una partita così”. L’ex Napoli e Chelsea è rimasto impressionato dall’Inter per la sua pericolosità in ogni momento della partita, per cui è consapevole che a San Siro non sarà un passeggiata. Il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, è ritenuto molto forte perché ha ottenuto risultati con club diversi e lo sta dimostrando anche adesso, ma per l’intervistato non esiste una sfida Conte - Sarri bensì Juventus-Inter.

Errore grossolano

Molti vedono il derby d’Italia come uno spartiacque per la lotta scudetto, ma non è lo stesso per Sarri che ha evidenziato come ci siano ancora 31 partite: “Se con 93 punti in palio si pensa di sistemare una classifica a inizio ottobre penso sia un errore grossolano”. A chi pensa che questa sfida sia un banco di prova per la Juventus, Sarri ha risposto che la sua squadra ha già vinto tanto per cui non deve dimostrare nulla.

È cambiato qualche giocatore, modo di stare in campo e inoltre bisognerà lottare con avversari più forti, ma l'intervistato è fiducioso. Il progetto del tecnico è quello di migliorare il nuovo metodo di stare in campo per alzare il livello delle prestazioni, in modo che i risultati possano arrivare più facilmente. Parlando di Federico Bernardeschi, il tecnico ha riferito che ha fatto fatica ad indirizzare l'ex viola verso il ruolo di trequartista, ma poi contro il Bayer ha fatto molto bene.

L'azzurro è visto dal tecnico in crescita, ma non ha voluto svelare se sarà in campo dal fischio d'inizio. Uno dei punti forti dei nerazzurri è la fase difensiva, alla quale concorre tutta la squadra. Per contrastare quest'aspetto, Sarri vorrebbe opporre una punta che stia bene mentalmente e fisicamente e ciò lo stabilirà in extremis. In conclusione l'intervistato non si preoccupa più di tanto dell'impatto psicologico che potrebbe avere un eventuale risultato negativo perché ritiene il gruppo abbastanza solido dal punto di vista caratteriale.