L’avvicinamento a Torino-Inter di sabato 23 novembre alle 20,45 è ricco di problemi per Mazzarri e Conte. I nerazzurri sono alle prese con un’infermeria piena che costringerà l’ex CT della Nazionale a cambiare ancora formazione. In sofferenza sarà soprattutto l’attacco, con Politano e Alexis Sanchez fuori per lungo tempo e sicuri assenti. La coppia titolare sarà formata da Lukaku e Lautaro Martinez, entrambi impegnati in settimana con le proprie Nazionali. L’unica alternativa rimasta, ma solo partendo dalla panchina per il momento, è il giovanissimo Esposito.

In piena emergenza è anche il Toro. L’unico che potrebbe recuperare in vista della partita di sabato è Baselli, centrocampista fondamentale per i granata. Fuori dai giochi saranno invece i lungodegenti Bonifazi e Iaga Falque, a cui si vanno ad aggiungere gli infortunati dell’ultima ora. Lyanco e Laxalt sono tornati infortunati dalle ultime gare con la maglia del proprio Paese, con i nerazzurri non ci saranno e il rischio è quello di non poterli utilizzare per lungo tempo.

Torino-Inter: Sensi, Gagliardini e Asamoah a rischio

Ci sono ancora alcuni giorni prima del match e così in vista di Torino-Inter, Conte spera di poter recuperare qualcuno anche se le possibilità di rientri dal primo minuti sono ridotte al lumicino.

L’unico che potrebbe essere inserito tra i titolari pare D’Ambrosio. Il difensore ha completamente recuperato dal problema al piede, ha già giocato cinque minuti a Verona e potrebbe essere schierato al posto di uno tra Godin e De Vrij. Fuori dai giochi sembra essere Asamoah che continua a combattere con importanti fastidi al ginocchio.

Si allena poco l’ex Juve e spesso lo fa grazie alle infiltrazione, segnale non incoraggiante. Di certo non può giocare con continuità e così è probabile che con il Torino resti a riposo in vista della Champions League: mercoledì c’è lo Slavia Praga da battere assolutamente per tenere accese le speranze di passaggio del turno.

Il discorso è simile per Sensi. Il centrocampista non riesce ad uscire dal tunnel degli infortuni che lo bloccano ormai da tempo. Le noie muscolari, non gravi ma fastidiose, continuano a perseguitarlo, anche ieri si è allenato a parte e nessuno vuole rischiarlo. La sensazione è che forse sabato sarà in panchina ma il vero obiettivo è recuperarlo dal primo minuto per la Champions League. A rischio per il Torino c’è anche Gagliardini, altro giocatore che non ha partecipato all’ultimo allenamento con i compagni. L’iter riabilitativo per il risentimento muscolare sembra giunto a conclusione, tra tutti gli infortunati è quello che sta meglio ma anche in questo caso la parola d’ordine è nessun rischio.

Formazione quasi obbligata per l’Inter

Così la formazione di Conte per Torino-Inter sembra quasi obbligata. Come detto gli unici dubbi riguardano la difesa con Bastoni e D’Ambrosio che insidiano i comunque favoriti De Vrij e Godin. Anche l’olandese è tornato acciaccato dalla Nazionale, ma per lui non è nulla di grave. Sugli esterni del centrocampo a cinque a destra dovrebbe andare Candreva, mentre a sinistra Biraghi è in vantaggio su Lazaro: l’austriaco è in forte crescita ma con i granata Conte dovrebbe andare sul sicuro.

Dalla cintola in su le possibilità di scelta sono ridotte al lumicino, per non dire che sono quasi nulle. Brozovic sarà il regista della manovra nerazzurra, al suo fianco spazio a Vecino, jolly sempre prezioso.

A completare il terzetto in mediana ci sarà Barella, in continua crescita, ma su cui incombe il pericolo “giallo”. L’azzurro è l’unico diffidato tra i giocatori dei secondi in classifica, in caso di ammonizione sarà costretto a saltare la SPAL. Anche in attacco non possono esserci dubbi su chi partirà titolare. Romelu Lukaku e Lautaro Martinez sono gli unici rimasti dopo gli infortuni a Politano, out almeno per due settimane, e Alexis Sanchez, ko fino a inizio 2020. Saranno quindi il belga e l’argentino a suonare la carica in Torino-Inter con il giovane e talentuoso Esposito che scalda i motori per entrare a partita in corso.