Dalla Champions League alla lotta salvezza in Serie A, dal calcio spettacolo dell'Ajax al gioco operaio del Genoa, impelagato più che mai nella lotta retrocessione. Lasse Schone sapeva che la sua avventura in Italia sarebbe stata ricca di insidie, ma di certo non si aspettava di ritrovarsi terzultimo in classifica dopo tutte queste giornate di campionato.

La delusione di Lasse Schone

Il danese è deluso, era certo che il Genoa potesse puntare ad un campionato spensierato, invece la situazione è molto delicata e complessa, con due allenatori diversi in pochi mesi e l'ombra di un terzo tecnico che aleggia su Thiago Motta.

Proprio con il tecnico italo brasiliano il feeling non è dei migliori, almeno da un punto di vista calcistico, visto che l'ex PSG lo ha escluso senza farsi troppi problemi. Non si può parlare di bocciatura, anche perché il minutaggio di Schone resta consistente, ma forse leggermente inferiore alle aspettative, come del resto il suo rendimento. In realtà l'ex Ajax ha quasi sempre meritato una sufficienza pienissima in pagella; sono mancati i colpi, i lampi di genio e sul suo rendimento pesa anche un rigore fallito sotto la Gradinata Nord contro il Milan, quando in panchina sedeva ancora Andreazzoli. Non è un momento semplice per il centrocampista genoano, che potrebbe persino valutare un'eventuale trasferimento nella prossima sessione invernale.

Il danese sul futuro: 'Non escludo nulla'

A Lasse Schone d'altra parte manca la Champions League ma non i corteggiatori. Tuttavia al momento ha fatto capire di essere unicamente concentrato sulla sua esperienza al Genoa, definendola però solo un'avventura: "Dopo aver vinto all'Ajax e trascorso sette anni di successi è normale che odi perdere.

La mia esperienza in rossoblu è un'avventura. Se tornerò all'Ajax? Non lo escludo ma adesso non ci penso", le parole del danese. "Mi manca la Champions League, quando vedo i miei vecchi compagni disputarli provo nostalgia ma cerco di vedere questa cosa non come un aspetto negativo". L'adattamento al calcio italiano continua ad essere problematico per buona parte dei calciatori stranieri: "Qui c'è una cultura molto diversa che non voglio combattere.

Ad esempio se non ti convocano lo scopri con un messaggio e non puoi nemmeno lamentarti".

Contro il Lecce, in ogni caso, Schone dovrebbe ritrovare il suo posto da titolare. Secondo un'analisi de La Gazzetta dello Sport, il danese è uno dei giocatori con più chilometri percorsi in una gara, benché il suo talento si sia visto solo a sprazzi. Una spiegazione plausibile - secondo i colleghi della rosea - può evincersi dal fatto che Lasse Schone fosse abituato a giocare in una squadra di alto livello e che quindi anche per lui fosse più semplice esprimere il proprio talento. Il Genoa non è una macchina perfetta come l'Ajax, anzi.