Dopo quattro sconfitte consecutive in casa allo stadio San Paolo di Fuorigrotta, il Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis è ritornato alla vittoria e ha rialzato la testa nel match simbolicamente più importante. Gli azzurri allenati da Gennaro Gattuso hanno piegato la Juventus dell'ex Maurizio Sarri con il risultato di 2-1.

E' successo è maturato nella ripresa con il polacco Piotr Zielinski che ha portato in vantaggio i partenopei, poi ha raddoppiato il capitano Lorenzo Insigne, mentre nel recupero ha accorciato Cristiano Ronaldo.

Il club partenopeo ha così ritrovato un'anima in campo, un nuovo feeling con il pubblico e tre punti che valgono oro per la classifica del campionato di serie A.

Dall'altro lato, i bianconeri con questa seconda sconfitta (la prima era stata contro la Lazio), hanno perso la ghiotta occasione di allungare in vetta e restano solo a +3 sull'Inter di Antonio Conte.

La squadra di Gattuso annichilisce quella di Sarri

Gennaro Gattuso ha annichilito la squadra di Maurizio Sarri, concedendo quasi niente ai bianconeri e sfruttando tutte le occasione avute. L'allenatore azzurro al termine dell'importante vittoria contro i bianconeri ha affermato che, nonostante la vittoria contro una delle quattro squadre più forti al mondo, non bisogna montarsi la testa.

Poi "Ringhio" ha aggiunto che ad una settimana di distanza pensa e ripensa ancora al ko contro la Fiorentina di Iachini.

Infatti, il tecnico di Corigliano Calabro non si capacita ancora che nel giro di sette giorni siano state fatte due prestazioni così diverse.

Lex-campione del mondo ha anche detto: "Non vedo l'ora che si chiuda il mercato. E poi voglio solo vedere persone che pensino a questa squadra 24 ore su 24. Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi per le due importanti vittorie di questi giorni, ora però continiuamo da squadra".

Infine, l'allenatore partenopeo ha ancora una volta affermato di non fidarsi totalmente di questo risultato perché la squadra è molto forte, ma non deve mai mancare il veleno.

Sarri fischiato dai suoi ex tifosi

Una notte da dimenticare per l'ex tecnico del Napoli ed attuale allenatore bianconero Maurizio Sarri. Di certo non era difficile ipotizzare che ci sarebbe stata un'accoglienza così ostile per lui, che per tre anni è stato l'idolo indiscusso del popolo partenopeo e ora allena una delle rivali storiche dei partenopei.

I fischi dei 40mila presenti al San Paolo di Fuorigrotta sono stati assordanti mentre Sarri è entrato in campo e ha abbracciato il suo collega Gattuso prima di sedersi in panchina senza alzare lo sguardo verso il pubblico presente. Il tecnico bianconero era già stato fischiato durante l'annuncio del suo nome da parte dello speaker, in una serata che per lui sicuramente non poteva essere come tutte le altre.

Al termine della gara ha parlato anche il capitano azzurro Lorenzo Insigne, match winner contro la Juventus, così come lo era stato in Coppa Italia contro la Lazio. E ovviamente è stato inevitabile il commento sull'ex allenatore tornato al San Paolo per la prima volta da avversario.

Queste le parole dichiarate dall'attaccante partenopeo: "Io l'ho vissuta serenamente.

Sono cose che fanno parte del mestiere e dobbiamo pensare solo a noi stessi. Voglio ripagare la fiducia di Gattuso che mi stima molto". Infine, il calciatore ha concluso dicendo che è una soddisfazione immensa aver fatto una grande partita e aver vinto contro i rivali della Juventus: "Una gioia nostra e per tutta la città di Napoli".