L'allerta Coronavirus sta creando non pochi problemi anche alla Serie A. In queste ore, è giunta la comunicazione del rinvio al 13 maggio di ben cinque partite della 26ª giornata: Juventus-Inter, Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia. Inizialmente si era deciso di far sì che i suddetti match si disputassero a porte chiuse, ma in un secondo momento i vertici del calcio italiano hanno preferito spostarli alle battute finali della stagione in corso. Sull'argomento, SportMediaset ha sentito l'opinione di Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, il quale non ha nascosto di essere piuttosto preoccupato per la regolare prosecuzione del campionato e per il caos venutosi a creare in questi ultimi giorni.
Marotta ha chiarito che lo slittamento delle cinque gare del 26° turno di Serie A è stato deciso direttamente dalla Lega Calcio. Subito dopo ha affermato che, ovviamente, da cittadino italiano ritiene che in una situazione di emergenza come quella che sta vivendo l'Italia in questo periodo è fondamentale dare la priorità alla tutela della salute. Invece, come dirigente sportivo, non ha nascosto di essere a dir poco perplesso.
L'ad interista ha sottolineato che, fin da subito, la situazione poteva essere gestita meglio. Inoltre, in questo momento di confusione, non è chiaro cosa accadrà la prossima settimana: se dovesse essere confermata la linea presa dalla Lega di Serie A in queste ore, sarebbero dunque a rischio match come Atalanta-Lazio e Inter-Sassuolo.
Marotta: 'Abbiamo chiesto un Consiglio straordinario'
Ai microfoni di SportMediaset, Beppe Marotta ha annunciato che l'Inter ha già chiesto d'urgenza la convocazione di un Consiglio straordinario di Lega. L'esigenza della società milanese, infatti, è quella di salvaguardare "equilibrio e competitività" della Serie A. Pur sottolineando che è fondamentale tutelare la salute e la sicurezza dei tifosi, al contempo non bisogna dimenticare che, se per questo weekend è stato adottato un determinato criterio in materia di rinvii delle sfide a rischio, allora anche per il prossimo turno si dovrà continuare su questa strada.
Tenendo conto delle affermazioni del dirigente varesino, se davvero il calcio italiano dovesse decidere non cambiare i propri parametri di valutazione, la 27ª giornata potrebbe portare allo slittamento di ben sei gare: Torino-Udinese, Atalanta-Lazio, Spal-Cagliari, Verona-Napoli, Inter-Sassuolo e Bologna-Juventus.
L'ad dell'Inter: 'Sono per un campionato a 18 squadre'
Le osservazioni di Beppe Marotta guardano anche al futuro del calcio italiano. Il dirigente dell'Inter ha palesato i suoi dubbi relativi ad un calendario agonistico che ormai è palesemente intasato di impegni, con i giocatori che sono costantemente "sottoposti a grande stress". Ormai sono davvero pochi gli spazi rimasti liberi per tirare un po' il fiato.
Per questo motivo, l'amministratore delegato della società di Zhang ha invocato una pronta riforma del sistema-calcio, partendo innanzitutto da una riduzione del numero di squadre che compongono la Serie A. Infatti, a suo parere, tornare ad una competizione formata da 18 formazioni potrebbe rappresentare già una prima soluzione per ridurre il sovraccarico di incontri ravvicinati.