Gli spalti vuoti rischiano di rendere surreale lo svolgimento di una delle partite più attese dell'anno, la sfida tra Juventus ed Inter in programma allo Stadium di Torino domenica 1 marzo alle 20:45. Ma alla luce dell'attuale emergenza sanitaria legata al Coronavirus, il solo divieto di ingresso allo stadio non sarebbe sufficiente ad evitare rischi. Il match verrà trasmesso su Sky e non tutti ovviamente dispongono dell'abbonamento alla pay tv. Il derby d'Italia finirebbe per creare affollamenti presso i locali pubblici che dispongono dell'abbonamento proprio al servizio degli avventori e, pertanto, in un momento del genere non sarebbe uno scenario consono alle misure di sicurezza per prevenire i rischi di contagio.

L'idea, pertanto, sarebbe quella di trasmettere il match in chiaro, ma la palla nel vero senso della parola palla alla politica perché non è una decisione che spetta a Sky che pur detiene i diritti per la trasmissione televisiva della partita.

Una deroga alla Legge Melandri

La trasmissione in chiaro del match che in questo caso verrebbe ovviamente offerta su TV8, di proprietà del gruppo Sky Italia, non dipende dalla volontà dell'emittente. C'è un'apposita legge che regola la trasmissione delle partite di campionato in Italia e ne vieta espressamente la diffusione in chiaro. Alla luce dell'attuale emergenza, il governo dovrebbe dunque mettere a punto un'apposita deroga alla Legge Melandri che permetta dunque la trasmissione su un canale senza abbonamento che sia pertanto fruibile a chiunque dal proprio apparecchio televisivo, comodamente a casa e senza correre il rischio di entrare in un locale ove si venga a creare un 'assembramento di persone' che l'allarme legato al famigerato virus ha reso rischioso.

Carattere di eccezionalità

Nel corso della tumultuosa giornata del 25 febbraio in cui ha iniziato a circolare questa ipotesi, c'è chi ha ventilato la possibilità dello stesso trattamento per altri match del campionato di Serie A. Ma se fosse concessa in tal senso una deroga alla Legge Melandri, finirebbe inevitabilmente per danneggiare gli abbonati Sky che hanno pagato per avere l'esclusiva delle partite.

Nello specifico caso di Juventus-Inter, match tra le due tifoserie tradizionalmente più folte del Paese che oltretutto in questa stagione è tornata ad essere una sfida-scudetto, si potrebbe riconoscere un carattere di eccezionalità appunto per le motivazioni descritte

Spadafora: 'C'è la necessità di salvaguardare la salute dei cittadini'

Dovrà dunque essere il governo Conte ad autorizzare l'iter per concedere una deroga alla Legge Melandri anche se il ministro competente, Vincenzo Spadafora, aveva sottolineato che non era sua intenzione entrare in scelte che possono essere autonome del mondo dello sport.

"C'è la necessità di salvaguardare la salute dei cittadini", ha detto l'esponente dell'esecutivo giustificando in tal modo le misure intraprese. Dalla Lega di Serie A fanno comunque notare che, nel caso specifico, la competenza è politica visto che si trova in presenza di una normativa dello Stato. C'è comunque ottimismo sulla possibilità che il big-match di Torino possa essere trasmesso in chiaro.