La Serie A è ripartita e ieri si è conclusa la giornata di recupero, interrotta a marzo a causa del coronavirus. Stadi vuoti, ma tanta voglia di ricominciare e di tornare alla normalità per i calciatori e tutti gli appassionati di calcio. Ma il passato non si dimentica. Prima di iniziare i match è stato rispettato il minuto di silenzio per le vittime del coronavirus, seguito successivamente da un lungo applauso di ringraziamento per medici e infermieri che hanno salvato tante vite. C'è chi, però, ha voluto ricordare altri eventi accaduti nel corso di questi mesi.

Primo fra tutti, il caso di George Floyd, l'afro-americano ucciso dalla polizia di Minneapolis lo scorso 25 maggio. In suo onore Romelu Lukaku, l'attaccante belga dell'Inter, lo ha omaggiato a seguito della rete del vantaggio sulla Sampdoria. Dopo aver esultato con i compagni, Romelu si è inginocchiato e ha alzato il pugno al cielo ricordando George e tutte quelle persone di colore discriminate ancora nella nostra società.

N'koulou come Lukaku, l'esultanza dopo il gol in memoria di George

Come Lukaku anche il giocatore del Torino N'koulou ha reso omaggio alla figura di George. Nella sfida di recupero contro il Parma, il calciatore camerunense ha esultato alzando inizialmente un dito al cielo, poi è stato abbracciato dai suoi compagni e, in un secondo momento, si è inginocchiato di fronte a un suo compagno, Belotti.

Un gesto che ha richiamato alla protesta razzista iniziata dopo i fatti accaduti a Minneapolis, che ha preso il nome di Black Lives Matter.

Chi era George Floyd

George Floyd era un ragazzo afroamericano di Minneapolis. Il 25 maggio scorso il dipendente di un supermercato ha chiamato la polizia per denunciare un ragazzo di colore che aveva in mano una banconota da 20 dollari falsa.

Con l'arrivo della polizia, George viene arrestato, ma i poliziotti di Minneapolis non hanno pietà di lui. Uno di loro lo aveva immobilizzato a terra con un ginocchio, schiacciandogli il collo. Al successivo arrivo dell'ambulanza, George era già svenuto dopo essere stato in agonia per più di otto minuti. Per lui non c'era più nulla da fare.

L'autopsia ha dichiarato la sua morte per asfissia. A seguito di questo brutto evento, sui social network sono iniziate le proteste per richiedere la parità di diritti tra tutti i cittadini, indipendentemente dal colore della pelle. Nei giorni a seguire, le strade americane sono state prese d'assalto dalle bande armate che hanno distrutto anche locali e negozi creando grandi disordini.