In questi giorni uno degli argomenti principali associati al calcio è evidentemente l'esonero di Maurizio Sarri dalla Juventus, sostituito in maniera inaspettata da Andrea Pirlo. Una scelta che dimostra come le intenzioni della società bianconera siano quelle di portare "juventinità" in una rosa che in questa stagione è sembrata aver smarrito il senso di appartenenza ai colori bianconeri. Le parole del presidente Andrea Agnelli nel post Juventus-Lione avevano lasciato intravedere un possibile addio del tecnico toscano, che sembra non si sia mai integrato nello spogliatoio bianconero.
Proprio il massimo dirigente della Juventus, dopo l'eliminazione dalla Champions League della sua squadra, non aveva nascosto tutta la sua delusione per il mancato approdo alla Final Eight di Champions League.
La delusione di Andrea Agnelli dopo l'eliminazione della Juventus in Champions League
Oltre a costituire una perdita notevole dal punto di vista economico (l'approdo ai quarti di finale avrebbe garantito 20 milioni di euro alla Juventus) a livello di blasone ha rappresentato per la Juventus un flop importante. Proprio Andrea Agnelli, al canale telematico Juventus Tv, aveva dichiarato: "Serata amara, che ci lascia con un'aria di delusione. La Champions è un obiettivo, lo dico da anni. È un obiettivo che condividiamo con altre squadre.
Uscire però contro un avversario che quando è stato sorteggiato contro di noi non ricordo nessuno aver versato una lacrima, lascia sicuramente una delusione in tutti noi". Lo stesso presidente si era soffermato anche sull'altro obiettivo stagionale, ovvero il campionato, sottolineando come bisogna essere orgogliosi per la vittoria del nono scudetto consecutivo, definendolo come un "risultato straordinario".
I cambiamenti nello staff tecnico
Rimane però il flop in Champions League, anche se a parziale scusante Andrea Agnelli aveva citato anche una sorta di rivoluzione anche nello staff tecnico: "Tredici membri dello staff sono cambiati, compreso Sarri". Agnelli aveva anche aggiunto che le dinamiche di spogliatoio sono fatte da conoscenza reciproca e segni d'intendimento, ricostruire in queste situazioni quel tipo di automatismi non è evidente.
Infine il presidente aveva rimarcato che la sconfitta in Champions League rimane una delusione, non solo per la società, ma anche per tutti i tifosi della Juventus.
Il giorno dopo il presidente della Juventus è intervenuto esonerando Maurizio Sarri e affidandosi ad Andrea Pirlo. Una scelta di difficile condivisione per l'inesperienza dell'ex centrocampista bianconero su una panchina di Serie A, ma di certo che testimonia il coraggio del massimo dirigente bianconero. Il prossimo obiettivo è costruire una rosa funzionale al gioco di Andrea Pirlo.